Vela, Luna Rossa e un’anima ravennate alla conquista della "Prada Cup"
Tomaso Palli
Il conto alla rovescia è ormai finito. Il grande giorno che segna l’inizio del più importante evento sportivo di vela che, nel 2021, festeggerà i 170 anni confermandosi il più antico - nonché longevo - trofeo della storia dello sport è sempre più vicino. Lo start della celebre e prestigiosa America’s Cup, nata nell’agosto del 1851 e arrivata alla sua 36a edizione, è previsto per il 6 marzo prossimo - si concluderà poi il 21 - nel sempre suggetivo teatro delle acque del golfo di Hauraki (Auckland, Nuova Zelanda) che già hanno ospitato l’edizione del 2000, vinta dal Team New Zealand, e del 2003, conquistata da Alinghi (Svizzera).
SI COMINCIA
Prima del momento clou che tutti aspettano, però, tra il 15 gennaio (più precisamente nella notte italiana tra giovedì 14 e venerdì 15, regate disponibili su Sky) e il 22 febbraio, andrà in scena la altrettanto famosa e tanto attesa Prada Cup, esattamente la Challenger Selection Series dell’America’s Cup 2021: il vincitore dell’importante kermesse si aggiudicherà la possibilità di regatare contro i campioni in carica neozelandesi per la conquista della 36a «Vecchia Brocca». Accanto all’imbarcazione italiana di Luna Rossa, ci saranno gli statunitensi dei American Magic e i britannici dell’Ineos Team UK. Tutti con un unico obiettivo: strappare il pass per affrontare i più forti, l’Emirates Team New Zealand.
RAVENNA TRA I «KIWI»
Protagonista del primo grande evento sportivo del nuovo anno sarà la Romagna ed in particolare la provincia di Ravenna. Tra i velisti di Luna Rossa, Jacopo Plazzi e Umberto Molineris, cresciuti nel Circolo Velico Ravennate, sono entrati nel team italiano con il programma di crescita «New Generation» che li ha portati fino ad Auckland nella loro prima partecipazione ad un’America’s Cup: l’italo-francese Molineris farà parte dell’equipaggio titolare nel ruolo di «grinder» (letteralmente addetto alla cazzatura - tessere, stringere - delle scotte e delle drizze di tutte le vele) sul lato destro. Nello shore team, nel ruolo di «mast e rigging» (uomo dell’albero e attrezzista), ci sarà Giuseppe Acquafredda, cervese di nascita e già alla sua terza esperienza in Coppa America con il team italiano. Infine, nel design team, con il compito di curare le performance dell’imbarcazione, il ravennate Andrea Bazzini, anch’egli alla terza partecipazione. L’accento romagnolo sarà ben scandito anche nell’organizzazione della Prada Cup. Il ruolo di direttore tecnico è ricoperto da Matteo Plazzi mentre Antonio Vettese, storico giornalista di nautica, è nel team di comunicazione: entrambi sono membri del consiglio direttivo del Circolo Velico Ravennate. Infine, Francesco Longanesi Cattani, originario di Bagnacavallo, oltre a ricoprire il ruolo di direttore delle relazioni esterne del gruppo Prada (sponsor della manifestazione e di Luna Rossa), rappresenta anche il legame tra il marchio e il team e ricopre il ruolo di responsabile della comunicazione del Challenger of Record (primo team che lancia il guanto di sfida al Defender, il campione in carica).
ROMAGNA MIA
Accanto ai ravennati, nel team di Luna Rossa, anche tanti altri rappresentanti della Romagna: il cesenate Marco Mercuriali, alla settima America’s Cup, con quattro partecipazioni olimpiche e un’esperienza nel 2017 nell’Oracle Team Usa, sarà «rules coach» mentre la riminese Sara Paesani sarà nel team di comunicazione/pr. Da Rimini, infine, anche Max Sirena, uno degli uomini più attesi con un ruolo decisamente importante: si tratta, infatti, del «team director e skipper» (responsabile delle decisioni finale delle tattiche durante la regata) alla settima America’s Cup.