Faenza, la nutrizionista Gaia Nonni spiega come evitare i sintomi del reflusso in questo cambio di stagione

Romagna | 03 Novembre 2024 Buon Appetito
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Il cambio di stagione ha sempre una grande influenza sul nostro organismo, e non si tratta solamente del cambio di temperatura, ma è un cambiamento più ampio, che riguarda anche le ore di luce e lo stile di vita (in genere in inverno si tende a essere più sedentari rispetto all’ estate). Questo può influenzare la funzionalità dell’apparato gastroenterologico, determinando un aumento di sintomi tipici quali, per esempio, bruciore gastroesofageo e cattiva digestione. In particolare, se il cambio di stagione avviene in modo repentino, si vanno a stimolare alcune connessioni nervose e ormonali che determinano un aumento della secrezione di acido cloridrico nello stomaco.
Questo può portare al reflusso gastroesofageo, che è una condizione caratterizzata dalla risalita di acido dello stomaco nell’esofago, causando sintomi come bruciore di stomaco, dolore toracico e difficoltà a deglutire.
L’alimentazione, da questo punto di vista, è un fattore molto importante dal momento che la sua variazione influisce così tanto: se in estate di solito mangiamo, sempre per fare qualche esempio, molta frutta e verdura, in autunno e inverno cominciamo a mangiarne molto di meno e il nostro stomaco si deve registrare su un altro tipo di alimentazione.
Un altro fattore determinante è lo stress, che influisce sul regolare funzionamento del nostro apparato digerente e può condizionare la salute di stomaco e intestino, che sono ritenuti il «secondo cervello» del nostro corpo, e quando somatizziamo lo stress andiamo a inficiare il corretto funzionamento di questi due organi. La conseguenza è una cosiddetta alterazione dello svuotamento gastrico: lo stomaco diventa un po’ pigro, non si svuota completamente e anzi tende a riempirsi per cui si viene a formare reflusso gastroesofageo, che, come già detto, altro non è che l’acido che torna nell’esofago provocando in noi un forte bruciore. Un meccanismo alterato che influisce anche sull’intestino che, muovendosi anch’esso in modo irregolare, provoca una condizione caratterizzata da un’alternanza tra stipsi e diarrea.
La cosa migliore da fare in questi casi è non variare troppo l’alimentazione rispetto al periodo estivo, quindi si dovrebbero continuare a mangiare adeguate quantità di frutta e verdura, bere molta acqua e tenere sotto controllo il consumo dei grassi. Sarebbe buona norma anche evitare di fumare e limitare il consumo di bevande alcoliche. Inoltre, nel cambio stagione più che mai, bisognerebbe evitare di fare pochi pasti abbondanti, meglio piccoli e frequenti e ben distribuiti nell’arco della giornata. Evitare il pisolino pomeridiano o di stendersi a letto dopo i pasti, è importante perché la posizione sdraiata aiuta a favorire il reflusso gastrico. Praticare regolarmente un’ attività sportiva aiuta a migliorare la digestione, rafforzare il sistema immunitario e tenere sotto controllo lo stress.
Ci sono inoltre alcuni alimenti tipici della stagione fredda che aggravano la sintomatologia di questa patologia, in particolare: the e caffè, fritture, pane fresco, ma anche melagrana e agrumi, per via dell’elevata acidità che possono provocare, e lattuga e scarola, che sono ricche di fibre e permangono a lungo sullo stomaco.
Tra i prodotti tipici della stagione autunnale, le castagne vanno consumate con moderazione: estremamente energetiche dal punto di vista nutrizionale, hanno però il difetto di essere poco digeribili, soprattutto se non vengono cotte correttamente, e questo le rende poco adatte alla consumazione per chi soffre di gastrite o reflusso. Anche alla zucca bisogna prestare attenzione poiché per il suo contenuto di fibre potrebbe causare problemi gastrointestinali, come gonfiore, flatulenza o diarrea, in alcune persone. È importante introdurre gradualmente la zucca nella tua dieta per permettere all’organismo di adattarsi.
Infine, il melograno su queste patologie può essere ambivalente: nonostante le sue proprietà benefiche, tra cui quelle antinfiammatorie, resta un frutto acido e, in quanto tale, potrebbe irritare l’esofago in caso di reflusso. Inoltre, il melograno è ricco di fibre, che, se assunte in eccesso, possono causare gonfiore e gas, peggiorando i sintomi del reflusso. È comunque giusto specificare che non esistono studi scientifici specifici sulla compatibilità tra reflusso e melograno, quindi il consiglio migliore è quello di introdurlo nella propria alimentazione a piccole dosi, soprattutto se si soffre di questi disturbi.


La ricetta:  Parmigiana di Zucca

Ingredienti:
400g zucca cotta
100g mozzarella
Parmigiano qb
Pepe
Sale
 
Procedimento:
Tagliamo a fette la zucca delica, cercando di fare fette il più possibile simili tra loro come dimensione.
Ungiamo il fondo con un filo d’olio e sistemiamo uno strato di fettine di zucca. Poi aggiungiamo la mozzarella tagliata a cubetti ed una spolverata di parmigiano. Un pizzico di sale e pepe e proseguiamo con il secondo strato uguale al primo.
Continuiamo fino all’esaurimento degli ingredienti terminando con la zucca. Facciamo una ultima spolverata di parmigiano ed aggiungiamo un filo d’olio, che ci permetterà di creare la crosticina.
Possiamo cuocere la nostra parmigiana di zucca in forno a microonde, con combinato microonde e grill 650w per circa 20 minuti.
In alternativa, cuociamo in forno ventilato a 180 gradi per 30 minuti, azionando il grill negli ultimi 5 minuti e serviamola calda!
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