Per l’omosessualità ci sono ancora troppe discriminazioni
Maura Sarcona - Sapete che il concetto di omosessualità come «perversione» da curare e cioè come malattia si iniziò a consolidare nella seconda metà del XIX secolo? Infatti, l’appellativo di «invertiti sessuali» era usato comunemente per descrivere le persone che presentavano desiderio sessuale, il quale prendeva una direzione opposta rispetto a quella considerata «normale».
Per depatologizzare l’omosessualità, si dovranno aspettare molti anni, tanto che, solo nel 2013 con il Dsm-5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali pubblicato dall’American Psychiatric Association, si smette di fare riferimento all’omosessualità come patologia.
L’omosessualità subisce discriminazioni da moltissimo tempo e, ancora oggi, persone omosessuali e trans subiscono violenze, parole d’odio, crimini, aggressioni, pagando talvolta con la vita. In ben 72 paesi l’omosessualità è criminalizzata e punita con la pena di morte o con l’ergastolo. Per questo motivo, dal 2005, il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale per contrastare il fenomeno dell’omofobia, della lesbofobia, della bifobia, dell’intersex e transfobia; tale ricorrenza viene riconosciuta dall’Unione Europea nel 2007.
Nella storia umana, le persone si amano da sempre. Stiamo parlando di amore e di attrazione, aspetti a cui non si comanda dai tempi dei tempi. Se sei eterosessuale, hai scelto di esserlo oppure ti viene spontaneo provare attrazione e amare persone del sesso opposto? Rifletti sul fatto che questo vale anche per chi prova attrazione per il suo stesso sesso o per entrambi i sessi, per esempio. Come mai ci dimentichiamo che ciascunə nasce liberə di poter diventare, amare, essere chi vuole senza limiti? Perchè non ci diamo libertà e non la concediamo alle altre persone?
La paura del diverso e del diventare emarginati, esclusi o bullizzati, ci porta a non ascoltare noi stessə fino in fondo e a diventare portatori di forme di esclusione verso tutto quello che è diverso da ciò che la «norma» dice nei confronti di noi stessə e verso le altre persone.
Ognuno di noi ha la responsabilità di cambiare atteggiamento a favore dell’inclusività in ogni sua forma, valorizzando la libertà individuale, mantenendo come unico riferimento il rispetto di se stessə e dellə altrə. Se continuano ad essere presenti forme di dolore legate all’esclusione ingiustificata, la responsabilità riguarda tuttə. Chiediti cosa puoi cambiare per fare la tua parte in direzione di una società che finalmente riesce a vedere la diversità come un grande arricchimento.
Letture, podcast ed eventi
Ecco alcuni spunti di lettura: Vera Gheno, Chiamami così. Normalità, diversità e tutte le parole nel mezzo, Il Margine, Trento, 2022 (15+); Il libro della storia Lgbtq+, Gribaudo, Milano, 2023 (+13); Francesca Pardi e Altan, Piccolo uovo, Lo Stampatello, Milano, 2011 (+4);
Prossimi eventi: Pride 25 maggio Modena. Il pride è una potente manifestazione, ma non è solo una celebrazione. Si tratta di un movimento globale che promuove la visibilità e l’inclusione della comunità Lgbtqia+. Salvati le date dei Pride in giro per l’Italia e partecipa sostenendo la comunità!
Letter box: Vuoi farmi una domanda? Hai curiosità? Ti interessa un argomento in particolare? Puoi scrivermi, darmi suggerimenti o esprimere preferenze scrivendo a questo indirizzo info@eliointimateproject.it oppure puoi lasciare il tuo messaggio alla sezione «contatti» sul sito www.eliointimateproject.it