Santa Sofia, dal 22 al 24 novembre Oltreterra, dieci anni di alleanza trasversale per la valorizzazione della montagna
Il laboratorio della montagna promosso da Slow Food Italia e Legambiente Italia, insieme con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e Romagna Acque compie dieci anni. Un lungo e costante impegno fatto di incontri, relazione, scambio di competenze, rielaborazioni pratiche e normative che ha consentito di costruire una rete che progetta e costruisce il presente e il futuro delle terre alte. Quindici anni di Festasaggia Oltreterra 2023 fa un bilancio e riflette sul futuro di un progetto che ha legato i prodotti agricoli ed enogastronomici e la cultura tradizionale di un territorio a un nuovo modello, più ecocompatibile, di sagre popolari.
«Santa Sofia Locus Silvae, probabilmente è oggi il termine più giusto per definire la tre giorni di eventi dedicati alle possibili buone economie per le montagne italiane», come dice l'ideatore del progetto Gabriele Locatelli.
Anteprima il 22 novembre
L’iniziativa, a cui collaborano anche Pefc Italia, Uncem, l’Università di Firenze, AlberItalia, il Crea e il Cnr e che ha ricevuto il patrocinio del Masaff, del Mite, delle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna, del Comune di Santa Sofia e dell’Accademia Nazionale di Scienze Forestali, si apre mercoledì 22 novembre con un'anteprima ideata da due giovani che vivono la montagna: Stefano Samorè e Alessia Martella. Dalle 21 alla Galleria Vero Stoppioni di Santa Sofia, dialogheranno con Alessandro De Guelmi (che dall’avvio del progetto Life Ursus ad oggi ha contribuito alla cattura di 18 esemplari aggressivi, tra cui l'orso M49), Luciano Sammarone (direttore del Parco nazionale d'Abruzzo), Antonio Nicoletti (Legambiente), Andrea Gennai (direttore facente funzioni del Parco nazionale Foreste Casentinesi monte Falterona e Campigna e docente universitario) e Simone Angelucci (Responsabile dell’Ufficio monitoraggio e tutela biodiversità del Parco nazionale della Maiella) sul tema “Orsi, lupi e altri animali” per affrontare il tema della possibile convivenza fra l'uomo e gli animali che popolano la montagna, tema sempre più presente anche nella cronaca quotidiana.
Il programma
Giovedì 23 si è già registrato il sold out di partecipanti al programma di lavori, che sarà trasmesso anche in streaming on line. Introducono Gabriele Locatelli di Slow Food Italia e Lia Cortesi di Slow Food Emilia-Romagna, che hanno ideato il progetto formativo, con Antonio Nicoletti di Legambiente.
«Le competenze critiche per le montagne vive - spiega Gabriele Locatelli - è il titolo dell’evento per sottolineare, come già avvenne nella passata edizione delle giornate formative, l’importanza di lavorare affinché si creino le condizioni per mantenere nei territori montani italiani giovani qualificati che possano, con le loro competenze, dare un futuro a territori che, con sempre maggior difficoltà, vedono sostituite quelle professionalità che fino ad oggi gli hanno permesso di resistere».
Fra i moltissimi ospiti sono attesi: Raffaele Spinelli (Cnr), Serena Milano e Federico Varazi (direttrice e vicepresidente Slow Food Italia), Camilla Dibari (Università di Firenze), Saverio Maluccio (Crea), Giuseppe Fragnelli (FederLegnoArredo), Paolo Berto (dottore forestale), Enrico De Luca (Il richiamo del bosco), Marco Allocco (SeaCoop), Renzo Motta (Università di Torino, presidente Sisef), Marco Bussone (presidente Uncem), Francesco Occhipinti (Legambiente Emilia-Romagna).
Partecipano inoltre al tavolo del fare i sindaci della Vallata del Bidente e del Casentino: Marco Baccini (Bagno di Romagna), Nicolò Caleri (Pratovecchi Stia), Claudio Milandri (Civitella di Romagna), Francesca Pondini (Galeata), Daniele Valbonesi (Santa Sofia); Luca Santini (presidente del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi monte Falterona e Campigna), Tonino Bernabè (presidente Romagna Acque); Marco Marchetti (presidente Fondazione AlberItalia), Davide Pettenella (presidente Cluster legno Italia), Giovanni Vetritto (direttore generale Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento affari regionali autonomia e sport), Alessandra Stefani (direttrice Direzione generale dell'economia montana e delle foreste del Ministero dell'agricoltura, sovranità alimentare e foreste)
Premio “Testa di legno”
Al termine della mattina di lavori ci sarà la tradizionale consegna del Premio testa di legno, la scultura dell’artista alto bidentino Giuseppe Giovannuzzi che annualmente viene assegnata a persone che si adoperano con perseveranza e permantenere viva la montagna. Il nome verrà rivelato nella stessa giornata.
I tavoli tematici
Nel pomeriggio di giovedì il lavoro si articolerà poi in sette tavoli tematici.
L'accordo di foresta, uno strumento normativo nato proprio a Oltreterra e diventato norma che sta avendo un forte successo applicativo nella montagna italiana. Uno strumento capace di aggregare territori e comunità con il solo fine di gestire, insieme, un patrimonio fatto di foreste e uomini.
Legni storici e boschi di domani, un lavoro avviato nella scorsa edizione di Oltreterra dedicato al futuro di quei boschi che hanno dato vita ai legni che hanno permesso la costruzione della meraviglia architettonica italiana e che possono, attraverso una scrupolosa gestione, essere ancora oggi materia prima di pregio.
Pascoli e aree aperte
Slow Food Italia lanciò proprio a Oltreterra un anno fa il suo progetto sul censimento e la difesa dei prati stabili, contemporaneamente progetto Life del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ha lavorato sui pascoli e il ruolo del pastore nella tutela delle aree aperte di montagna. Le politiche di domani in merito ai pascoli, alla loro pianificazione, alla loro capacità di stoccare carbonio, sono strategiche nell’economia futura della montagna.
Turismo forestale del benessere
Il turismo ambientale rappresenta certamente una nuova forma di turismo che oltre ad essere economia può diventare anche cura, ovviamente solo se scientemente progettata e applicata.
Politiche per ricucire un paese
La tradizionale ricerca di uguaglianza da parte di Oltreterra riporta nuovamente in primo piano la voce di don Milani in uno dei tavoli. «Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali» è una delle più belle massime del sacerdote di Barbiana che in questo contesto viene calata nella realtà di una montagna che ha bisogno di politiche di “ricucitura” del tessuto sociale, partendo dalla recente presentazione del Disegno di Legge sulla Montagna Italiana per poi inoltrarsi nelle diverse forme di sostegno dedicate a questi territori come le Aree interne e le Green communities.
Registro pubblico dei crediti di carbonio
La recente Legge 21 aprile 2023, n. 41 si presenta una nuova opportunità per chi vive in montagna. Finalmente è possibile dare materiale riconoscimento economico alle attività svolte da chi vive in montagna, per la montagna custodendo quel patrimonio che sempre di più sta diventando risorsa vitale per tutti: aria, acqua e ristoro.
Da tutti i tavoli usciranno le nuove proposte che troveranno sintesi nella seduta plenaria conclusiva di Oltreterra 2023 venerdì mattina. Proposte che verranno poi presentate ai decisori politici convenuti.