Si registrano nuovi contagiati tra gli ospiti e tra il personale della RSA "La Fiorina", e la situazione sta diventando allarmante per tutta la struttura. Il veicolo di infezione purtroppo dipende certamente dal personale addetto, in quanto i parenti degli ospiti da mesi non accedono alla struttura, e chiedono, tra l'altro, di potere avere più spesso notizie dei propri cari anche attraverso ausili tecnologici oggi disponibili sia per gli ospiti della "Fiorina" che per i congiunti ricoverati in ospedale.
Tale situazione sta diventando pesante soprattutto sul piano dei rapporti umani e della vicinanza alle persone ricoverate. Gli unici contatti con l'esterno per gli ospiti avviene tramite il personale addetto alle cure; diventa quindi prioritario tutelare al massimo gli ospiti rafforzando le misure sanitarie e la dotazione di protezioni individuali adeguate per gli operatori e per chiunque abbia accesso alla struttura, per limitare al massimo il diffondersi dell'infezione all'interno.
La soluzione del problema per il futuro sono i vaccini, ma purtroppo dalle informazioni al momento disponibili non si sa esattamente quando inizieranno le vaccinazioni agli ospiti e a tutto il personale socio sanitario, per il quale auspichiamo una adesione totale, per la salvaguardia loro e delle persone assistite.
Non riteniamo giusto considerare la RSA al pari di una abitazione, in quanto bisogna tenere presente le dimensioni e la vita della struttura. Se un asintomatico viene isolato in casa per proteggere i propri familiari, per gli ospiti del "Casale la Fiorina" vanno adottate delle misure di sicurezza molto maggiori; i malati di covid asintomatici devono essere trasferiti in altre sedi idonee, a tutela di tutti gli altri anziani ospiti.
La pedante distinzione tra i decessi per Covid o con Covid è fuorviante ed errata. La domanda giusta è: il decesso di questa persona è avvenuto prima del previsto a causa del Covid? E la risposta è sempre positiva!