Le sterili polemiche non ci interessano, ma ci interessano i fatti concreti.
Libera, viste le risultanze sul caso Titoli che vedono il rinvio a giudizio di alcuni ex esponenti di Banca Centrale e dell'ex Banca Cis per una serie di capi di imputazione limitata, ha proposto una richiesta di discussione nell'ambito del Consiglio Grande e Generale affinché tale argomento potesse essere ulteriormente sviscerato visto l'interesse pubblico.
Tale richiesta non è stata accolta dalla maggioranza così come non ha accolto la proposta di predisporre con celerità la richiesta, tramite l'Avvocatura, degli atti del decreto di rinvio a giudizio, che invece pare, nonostante le smentite sulla stampa, debba rimanere segreto.
Libera e' disponibile, in ogni momento, qualsiasi giorno, a qualsiasi ora, a poter verificare tutte le questioni che riguardano il procedimento 500/2017 anche tramite la presentazione di un esposto per consentire un ulteriore approfondimento delle indagini.
Vedremo se la maggioranza passerà dalle parole ai fatti, perché sono quelli che contano.
Fatti che hanno portato nel 2019, tramite la legge sulle risoluzioni bancarie promossa dalla nostra forza politica, a far pagare il dissesto bancario Cis per primi agli azionisti ed amministratori avviando le azioni di responsabilità.
Con Libera certi personaggi hanno pagato e ha preso le distanze da certi interessi particolari, che influenzavano la politica da anni, nonostante qualcuno ancora continui con la storiella degli "arrivisti" a cui non crede più nessuno specialmente dopo la lettura della relazione della Commissione d'inchiesta Cis e di certe evidenze emerse sia rispetto all'azione del Tribunale, sia rispetto a "società" che dovevano acquisire la banca in dissesto. Posizioni difese allo stremo pur di mantenere la poltrona.
Auspichiamo nella definizione delle responsabilità, nell'ambito del Cis, e che ci si sganci da coloro che sono stati coinvolti nella relazione della commissione d'inchiesta Cis, cosa che non sta avvenendo in maggioranza.
Attendiamo fiduciosi.
Libera continuerà a battersi per questo.
Infine confidiamo che la voce del consigliere di Rete Giovanni Maria Zonzini rispetto al lavoro del Tribunale non rimanga isolata e che anzi possa essere sostenuta anche da altri esponenti di maggioranza.