San Marino. FUPS-CSdL: Vaccinarsi è un diritto/dovere
RSM 26 gennaio 2021 - Siamo ancora in attesa di sapere quando a San Marino inizieranno le vaccinazioni contro il Covid; questo ritardo nell'approvvigionamento delle dosi vaccinali è alquanto incomprensibile, tanto più se pensiamo che a San Marino da sempre siamo abituati ad avere a disposizione medicinali che in Italia ancora non sono disponibili. Non si capisce neanche perché si è passati attraverso un accordo con l'Italia, anziché acquistare direttamente il vaccino dalle case produttrici.
Nell'incontro della settimana scorsa con il Comitato Esecutivo ISS, la dott.sa Bruschi ha parlato di una durata limitata nel tempo della vaccinazione, per cui sarebbe opportuno prenotare sin da subito le dosi necessarie alla vaccinazione dell'anno prossimo, per non rimanere indietro di nuovo.
Per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge, è necessario che la maggior parte della popolazione si sottoponga alla vaccinazione. Questa necessità è ancora maggiore per gli addetti alla sanità, medici e operatori sanitari e sociosanitari, comprese anche le badanti presso le abitazioni private, e per tutte le persone che hanno frequenti contatti interpersonali, tra cui ad esempio gli addetti ai supermercati e agli esercizi commerciali, gli insegnanti, ecc. ecc..
Vaccinarsi per primi è un diritto per la salvaguardia della loro salute e per avere la possibilità di proseguire il loro lavoro necessario per il funzionamento dell'intero paese. Ovviamente per tutte queste persone vaccinarsi è anche un dovere, in quanto per il proprio ruolo così delicato e per il fatto di essere spesso a contatto con tanti cittadini, tra i quali possono esservi anche soggetti asintomatici, si può diventare inconsapevolmente veicolo di trasmissione del virus.
Sono tantissime le persone con il sistema immunitario indebolito per altre malattie, come i malati oncologici, e in particolare chi è sottoposto a chemioterapia, o le persone molto anziane, che a San Marino sono in numero elevato (visto che i sammarinesi sono tra i più longevi al mondo).
Una attenzione speciale va rivolta agli ospiti delle strutture per anziani, ad iniziare dalla RSA " La Fiorina" e da Villa Oasi, ed anche alle strutture in territorio che accolgono portatori di handicap, i quali anch'essi hanno il diritto di essere vaccinati il prima possibile.
Per chi è frequentemente in contatto con queste persone, la vaccinazione è un impegno morale dettato sì dalla loro professione ma anche dall'etica. Rischiare di far ammalare la persona che si sta curando, con il rischio per la sua stessa vita, credo sia moralmente difficile da accettare prima di tutto per essi stessi.
In attesa dell'arrivo dei vaccini, è anche opportuno mantenere al massimo il livello di attenzione e continuare in ogni ambito della vita professionale ed extra professionale ad usare tutte le precauzioni ed i comportamenti più coretti per evitare il rischio di contagio.
Vaccinarsi, oltre ad essere un gesto di riguardo per la propria salute, è anche un atto di altruismo verso il nostro prossimo ed anche un segno di appartenenza alla comunità in cui viviamo.
Al Governo e alle autorità sanitarie chiediamo di mettere fine a questa attesa ed iniziare quanto prima le vaccinazioni, iniziando dalle categorie più a rischio e agli operatori del settore medico, infermieristico e del socio-sanitario.