Rimini, c'è Ecomondo, il Consorzio Astra di Faenza protagonista: «L’economia circolare è sempre più determinante»
Il Consorzio AstraEcologia di Faenza è tra i principali espositori nel settore servizi integrati per l’ambiente e impianti di recupero rifiuti dell’Emilia Romagna. Astra presenta a Rimini i propri servizi con la guida del presidente Remo Camurani e del Direttore Stefano Gabusi. Le priorità attuali nel settore rifiuti, sostiene Camurani, sono quelle di aumentare la prossimità dello stoccaggio puntando all’autosufficienza impiantistica regionale per tutti i tipi di rifiuti, inerti o speciali che siano».
«La prima edizione - ricorda il direttore di Astra Stefano Gabusi -, da sempre nel settore rifiuti, si svolse nell’ ottobre 1997, si chiamava “Ricicla”, si teneva alla Fiera di Rimini e la animavano 70 aziende. Basti pensare che a fine anni ‘90 ben il 90% dei rifiuti prodotti in Italia finiva in discarica. La produzione italiana ammontava a 100 milioni di tonnellate. Appena il 4% veniva riciclato. Il 6% finiva nei termocombustori. Oggi il tasso di riciclo è salito al 73%».
Oggi Ecomondo rappresenta il punto di riferimento e di incontro dell’economia circolare, gli obiettivi della fiera aggiunge il direttore Gabusi, «in sintesi sono: mettere in contatto le imprese con i più qualificati compratori nazionali e internazionali e lavorare tutto l’anno con una community profilata e con i massimi esperti dell’economia circolare. Unire in un’unica piattaforma tutti i settori dell’economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile. Aiutare le imprese a diventare leader nell’innovazione, favorendo lo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale innovativo e sostenibile».
Presentare le nuove priorità normative/regolatorie, di ricerca e formazione sul fronte dell’economia circolare, i nuovi processi, anche 4.0 e prodotti annessi alla sua adozione a livello industriale, nelle città e nei territori. In particolare, in collaborazione con associazioni industriali, ministeri ed altre istituzioni, enti di ricerca, la Commissione Europea e l’Ocse, vengono esaminate e discusse le principali novità, necessità, criticità ed opportunità nell’ambito del riuso e valorizzazione dei principali rifiuti tecnici e biologici (incluse le acque reflue), le materie prime alternative e l’ecodesign industriale, la bonifica e la riqualificazione delle aree contaminate, anche marine, e la bioeconomia. Il presidente Camurani si aspetta «un’edizione ricca di soddisfazioni per il Consorzio Astra, non di meno si auspica che il quadro normativo vada sempre di più in ‘direzione’ di un’economia circolare favorendo il recupero e il riutilizzo dei prodotti recuperabili in linea con le norme Europee e la tutela ambientale».