Ravenna, nei nidi e nelle scuole dell'infanzia liste d'attesa sempre più corte
Il 43,24% della popolazione 0-3 anni residente sul territorio comunale di Ravenna frequenta quest'anno un servizio educativo. Sul fronte della scuola dell'infanzia, invece, la copertura è arrivata addirittura al 105%. Numeri che non si spiegano solo con il calo demografico registrato negli ultimi anni ma anche, afferma l'assessore comunale all'Infanzia Ouidad Bakkali, con gli investimenti realizzati da Palazzo Merlato, che ha potuto utilizzare i 740mila euro del Fondo nazionale 0-6: «La metà di quelle risorse sono state spese per abbattere le rette dei nidi, che già dall'inizio dell'anno scolastico in corso sono state abbattute per una media di 50/60 euro al mese. Il resto del fondo, invece, lo abbiamo usato per l'ampliamento dei posti e la qualificazione dei servizi».
CAPIENZA IN AUMENTO
Dati alla mano, i posti nei nidi comunali (compresi quelli a gestione esternalizzata) sono passati dai 764 dell'anno scolastico 2016/2017 agli 829 attuali. Anche la disponibilità nei nidi privati in convenzione è aumentata, passando nello stesso periodo dai 131 ai 146. «Nello specifico – precisa l'assessore – abbiamo internalizzato il nido di Hera e abbiamo fatto alcune operazioni sulle capienze, per esempio a Porto Corsini, a Sant'Antonio, alla Corte dei bimbi». Da segnalare, nell'ottica di un sempre maggior accesso dei bambini ai servizi 0-3 anni, l'aumentata fruizione - da parte delle famiglie – dello strumento del voucher comunale che va a tagliare le rette dei nidi privati: «Al momento ne eroghiamo 56, contro i 34 di due anni fa. Siamo soddisfatti che i genitori che scelgono i privati per una serie di motivi tra cui la flessibilità oraria abbiano, nel tempo, conosciuto questa possibilità». Fatto sta che la lista d'attesa, stando agli ultimi aggiornamenti, è al momento di 26 bambini per quanto riguarda le domande arrivate a termine e di 91 bambini se si tengono in considerazione, invece, quelle fuori termine. Sul fronte della scuola dell'infanzia, invece, sono 34 le famiglie che in totale attendono un posto comunale: «Per loro, c'è sempre la possibilità di accedere ai posti rimasti vacanti nelle scuole Fism o in quelle statali, che in tutto sono 1078 nel primo caso e 998 nel secondo».
NUOVO PROGETTO PEDAGOGICO
Meno diffusa tra i genitori, secondo l'Amministrazione comunale, è invece la conoscenza del progetto pedagogico dei servizi educativi, documento fondativo dei nidi e delle scuole dell'infanzia: «L'ultima versione era datata 2006/2007 e abbiamo pensato che era arrivato il momento di rifare il punto, tenendo conto dell'esperienza accumulata. Ci siamo anche resi conto che non siamo bravissimi a comunicare il progetto, ecco perché abbiamo prodotto la versione aggiornata in una doppia versione: per gli addetti ai lavori e per le famiglie». Tra i punti secondo Bakkali più qualificanti del documento, e che riassumono il lavoro portato avanti nell'ultimo decennio nei servizi, c'è sicuramente il tema dell'inclusione: «I bambini con bisogni speciali sono raddoppiati, erano una trentina e oggi tocchiamo punte di ottanta. L'esperienza che nei nidi e nelle scuole dell'infanzia è stata realizzata su questo fronte è ampia e importante». Ma vanno ricordate, per l'assessore, anche altre questioni: «Abbiamo lavorato molto anche sull'outdoor education, sul plurilinguismo, sui diritti dei bambini».