Ravenna, crescono i ragazzi nei consultori, ma i numeri sono ancora piccoli
Barbara Gnisci e Silvia Manzani - Sui 2061 utenti che nel 2016 hanno frequentato gli Spazi giovani dei Consultori di Ravenna, Cervia, Faenza e Lugo, 233 sono maschi. Il che significa che i ragazzi sono stati l’11,3% del totale. Percentuale che, rispetto al 2012, risulta in netta ascesa: allora, infatti, il sesso maschile rappresentava solo il 6,7% dell’utenza (107 persone su 1.578). In realtà è stato il 2015, ultimamente, a fare segnare il record delle «presenze» maschili: 349 su 2.339, pari al 14%. Le motivazioni più frequenti sono quelle di natura andrologica, seguite da quelle psico-relazionali. Pochissime, invece, le richieste per tematiche inerenti la sessualità.
«Rispetto all’utenza femminile siamo ancora molto indietro – spiega Ivonne Zoffoli, coordinatrice dei quattro Consultori -. Nonostante gli incontri che organizziamo alle superiori e nelle classi degli ultimi due anni delle medie, i ragazzi faticano ancora a farsi avanti». E il motivo è presto detto: «La popolazione femminile è in generale più informata – aggiunge Zoffoli -. Le ragazze, poi, sono spesso accompagnate dalle mamme, cosa che ne incentiva la presenza. Senza contare che sulla prevenzione della salute, da parte delle donne, ci sono maggiore attenzione e maggiore sensibilità». Aumentare l’utenza maschile resta comunque un grande obiettivo: «Non è facile, fuori dalle scuole che aderiscono ai nostri piani di prevenzione, intercettare i ragazzi. Ma ragioneremo presto sul da farsi. Stiamo utilizzando le nostre tre pagine Facebook per raggiungere più facilmente la popolazione target e nei prossimi mesi ci metteremo al lavoro, su impulso di una nuovissima delibera regionale, per lavorare anche sulla fascia dei cosiddetti giovani adulti, quelli dai 20 ai 34 anni».
Tra le sedi più «deboli» c’è Cervia, non solo perché ci vivono meno persone rispetto a Ravenna, Faenza e Lugo: «L’Istituto alberghiero potrebbe essere un ottimo bacino d’utenza, anche grazie alla vicinanza al Consultorio. Ma molti studenti abitano fuori e, appena escono da scuola, scappano a prendere il treno. Non a caso, dall’anno scorso, i dati della sede cervese sono stati accorpati a quelli della sede ravennate».
STORIE
Manuel: «Preferisco il confronto con gli amici»
Un pizzico di imbarazzo, la paura di arrossire e non sapere bene da che punto iniziare. Manuel S., 19 anni, ex studente dell'Itis di Ravenna, non ha mai preso in considerazione l'idea di rivolgersi a un consultorio: «In realtà non ho mai avuto modo di approfondire il tipo di servizio che offrono a noi ragazzi. Non mi è nemmeno mai capitato che qualcuno dei miei coetanei ne parlasse o mi raccontasse di esserci stato». In ogni caso, per il momento, esclude la possibilità di usufruirne: «Le ragazze sono più abituate e naturali di noi nel condividere tra di loro, ma anche con gli esperti, certe problematiche e certi dubbi, soprattutto sessuali. Noi maschi siamo più diffidenti e timidi nell'esprimerci. Preferiamo farlo tra noi ma nemmeno troppo spesso. Alcune domande io me le tengo, per altre mi affido a Internet». E la famiglia? «Non è facile parlare con i propri genitori di certi temi. I miei sono aperti e disponibili, sono io che non riesco a lasciarmi troppo andare».
Simone: «Ho trovato ciò che cercavo»
Un opuscolo trovato a scuola, tre anni fa, quando frequentava il liceo «Torricelli» di Faenza. Così Simone P., oggi 20enne, è venuto a conoscenza degli Spazi giovani: «Quell'informazione mi è rimasta in mente fino a quando, dopo una relazione con una mia coetanea finita male, ho avuto bisogno di un sostegno da parte di qualcuno che fosse in grado di ascoltarmi e rassicurarmi ma che non fosse coinvolto quanto un amico o un familiare».
Allo stesso tempo, per riservatezza, Simone non ha voluto chiedere soldi in casa per poter andare da uno psicologo: «Dopo qualche titubanza iniziale, al Consultorio ho trovato quello che cercavo: qualcuno che in modo neutro mi facesse vedere la fine di quella storia da un altro punto di vista, che mi aiutasse a superare lo smarrimento e la tristezza. Credo che noi giovani, soprattutto maschi, dovremmo aprirci di più e non avere pregiudizi verso servizi pensati apposta per noi».
BOX
Le ragazze e i ragazzi dai 14 ai 19 anni (fino al giorno prima del 20esimo compleanno) possono rivolgersi agli Spazi Giovani dei Consultori per questioni inerenti la sessualità, la vita affettiva e relazionale, la contraccezione, l’interruzione volontaria della gravidanza, il disagio psicologico, l’uso di sostanze e l’alimentazione. I servizi proposti sono gratuiti e viene assicurata la privacy. Non è necessaria la prenotazione per accedere. In provincia di Ravenna si trovano a Ravenna (via Pola 15), Faenza (via della Costituzione 38), Lugo (viale Masi 22) e Cervia (via Ospedale 17). Sempre presenti un’ostetrica, lo psicologo e il ginecologo.