Marco Martinelli: «Il Purgatorio, filo rosso tra due città uniche»
Debutterà a Matera il 17 maggio e a Ravenna il 24 giugno lo spettacolo «Purgatorio», seconda parte del progetto «La Divina Commedia: 2017-2021» di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, coproduzione Ravenna Festival-Teatro Alighieri e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con Teatro delle Albe-Ravenna Teatro. Martinelli, da fondatore della compagnia ravennate delle Albe, si è dunque trovato a lavorare nella città che ha sfilato a Ravenna il titolo di Capitale europea della cultura: «Io ho una visione dell'Italia come il luogo delle cento città e dei cento Comuni, ognuno con la sua unicità. Non mi piacciono i paragoni, preferisco di gran lunga cogliere la bellezza sia di qua che di là. Matera ha senz'altro un fascino incantatorio: è una città passata dall'essere la vergogna d'Italia al diventare, giustamente, Capitale europea della cultura. Qui stiamo verificando come il titolo stia attivando numerose forze ed energie. Al primo incontro che abbiamo organizzato con la cittadinanza in vista del Purgatorio, c'erano almeno duecento persone e abbiamo toccato con mano il desiderio di portare avanti questo progetto. Un entusiasmo simile a lo avevamo visto anche a Ravenna per l'Inferno». L'esigenza sempre più pressante delle persone di esprimersi fuori dai canali virtuali e relazionarsi guardandosi negli occhi è l'aspetto che accomuna l'esperienza di Matera e quella di Ravenna, secondo il regista: «Il cortocircuito tra artisti e città che siamo riusciti a mettere in campo, imbarcandoci in un'impresa davvero colossale, ci parla di un'esigenza universale, che va oltre i confini tra i territori».