Lo sport e il Covid nel volley, Bottaro (Teodora): "Diminuire i compensi delle atlete e ridurre le tasse-gara"
Prima domanda: qual è stato il momento più complicato, a livello organizzativo e gestionale, del 2020? Seconda domanda: la vostra società quanti soldi ha perso nell’anno solare 2020 dai mancati incassi potenziali da stadio/palazzetto (vedi biglietteria e sponsorizzazioni)? Terza domanda: se fosse a un tavolo del Governo, cosa chiederebbe per tutelare il proprio club? Quarta domanda: che anno sarà il 2021 a livello aziendale? Sono questi i quattro interrogativi, nonché spunti di riflessione, che abbiamo deciso di girare ai dirigenti delle sei maggiori società di Ravenna a Faenza sui titoli di coda di un 2020 condizionato pesantemente dal Covid, con riflessi sociali e (soprattutto) economici che hanno colpito anche lo sport locale in un anno (si spera) irripetibile e senza precedenti.
Per la Teodora ha risposto il direttore generale Giorgio Bottaro
1. «Ci sono stati due momenti molto difficili a livello organizzativo che hanno caratterizzato questo 2020. Il primo momento è stato nei mesi di giugno e luglio in quanto essendo una società neo costituita abbiamo lottato contro il tempo per risolvere tutte le questioni economiche e burocratiche necessarie all’iscrizione al campionato di Superlega. Un secondo momento di difficoltà indubbiamente lo abbiamo avuto nel mese di novembre, quando ci sono state le positività degli atleti e dello staff. L’isolamento domiciliare e l’assistenza ai ragazzi sono stati impegnativi».
2. «Tra mancati incassi di biglietti e abbonamenti, oltre a sponsor che hanno ridotto le loro sponsorizzazioni o addirittura azzerato, direi che ci sono stati mancati incassi per un importo di circa 200mila euro».
3. «Chiederei contributi a fondo perduto in misura percentuale ai costi dei compensi degli atleti, oltre al rimborso integrale delle spese sostenute per il Covid e per rispettare tutti i protocolli».
4. «A livello aziendale, il 2021 sarà indiscutibilmente ancora più difficile in quanto con l’entrata in vigore del contratto di lavoro sportivo i costi saranno ulteriormente incrementati a fronte di sponsorizzazioni che presumo saranno ancora più ridotte a causa della crisi economica che ha colpito tutte le aziende e in particolare il tessuto della piccola e media impresa che caratterizza la realtà ravennate».