Lidi ravennati, l'estate parte con molti punti interrogativi
La stagione balneare sui lidi ravennati è ufficialmente partita il primo fine settimana di giugno, grazie al sole e alle alte temperature. Non sono mancate, però, le polemiche e i malumori legati alla chiusura di via Trieste, che ha causato code e intasamenti su via Canale Molinetto. L’Amministrazione comunale ha chiarito che sarebbe stato peggio avere la stessa situazione a stagione già inoltrata. Negli stabilimenti la rabbia dei clienti si è però sentita andandosi ad aggiungere alla generalizzata preoccupazione per un’estate che ha faticato, per colpa del maltempo, a partire. Tra i più preoccupati c’è Mirko Leoni, titolare del bagno Perla di Punta Marina: «Ho sentito moltissime lamentele, anche da chi veniva da fuori e non ha trovato indicazioni all’uscita dell’autostrada. Secondo me i lavori si sarebbero dovuti fare prima, perché le problematiche del traffico si ripercuotono anche sugli stabilimenti. In ogni caso resto ottimista, anche se per noi maggio è stato devastante: è il mese in cui la gente inizia ad arrivare, magari prenota l’ombrellone per una settimana, pianifica un compleanno o una cena. Dopo, tutto cambia». Ma Leoni è preoccupato, soprattutto, per la stagione 2020, quando auto e moto non potranno più entrare negli stradelli: «Ai clienti più anziani, non ho il coraggio di dirlo. Sono disposto a farli parcheggiare nel mio cortile e ad andarli a prendere».
«VOGLIA DI NORMALITÀ»
Stesso umore per Giacomo Rossi del Marinamore di Marina di Ravenna: «Un inizio di stagione cosi brutto non si vedeva da un po’ e ci preoccupa abbastanza. La gente, nei week end di maggio, viene in massa e facciamo numeri importanti perché la voglia di estate, di mare e di sole è tanta. Settembre può aiutare ma dopo i tre mesi estivi l’affluenza non è assolutamente paragonabile a quella del pre-stagione. Chiaramente anche via Trieste chiusa al traffico verso Marina ha creato disagi ai nostri clienti che tendenzialmente rimanevano bloccati nel traffico e arrivavano più tardi in spiaggia. I lavori erano sicuramente da fare, la strada aveva bisogno di una sistemata. Ma la gente non ha capito le tempistiche, si sarebbe potuto organizzare tutto in un periodo dell’anno diverso. Ora, per fortuna, la strada è stata riaperta e tutto dovrebbe tornare alla normalità». E guardando al 2020, Rossi non ha dubbi: «Il piano che il Comune ha predisposto per tutelare la parte di territorio tra la pineta e gli stabilimenti è bellissimo, tuttavia non è applicabile senza una soluzione alternativa, i clienti devono poter parcheggiare».
«SIAMO PRONTI»
Più ottimista Fabrizio Ambrassa del bagno Big Mama Beach di Marina di Ravenna: «Sappiamo perfettamente di essere soggetti alle condizioni meteo e un maggio di questo tipo, chiaramente, fa slittare un po’ tutta la programmazione. È un mese perso sia a livello di basi da mettere per la stagione, sia per iniziare a provare il personale. Di solito è il mese in cui ci si prepara per la stagione vera e propria, dove si ha il tempo di mettere a punto tutti i meccanismi. Chiaramente speriamo che settembre sia un mese di bel tempo per avere una stagione che sia un po’ più lunga del solito, non siamo particolarmente preoccupati ma pronti per l’arrivo del bel tempo». Anche Stefano Sassi del Sottomarino ha le dita incrociate rispetto al meteo, soprattutto dopo che la chiusura di via Trieste ha causato problemi: «In maggio c’è tutta una parte di clientela che verrebbe solo per un’ora in spiaggia durante una pausa dal lavoro e chiaramente essendo la viabilità così intasata, quella clientela l’abbiamo persa». Guardando, invece, al progetto del Parco Marittimo, Sassi apprezza la valorizzazione ambientale ed estetica ma «sarebbe necessario reintegrare i tanti posti auto persi».