Imola, festeggiati i 100 anni della signora Lea Cavina
Nei giorni scorsi ha compiuto e festeggiato i 100 anni la signora Lea Cavina, accolta dall’affetto dei famigliari, fra cui i figli e le figlie, i 5 nipoti e gli 11 pronipoti. In un abbraccio lungo un secolo, dai 3 mesi della pronipote Diana, ai 100 della signora Lea, mentre a formularle gli auguri a nome della Città e consegnarle la medaglia dei centenari è stato il sindaco Marco Panieri. Nata a Casola Valsenio l’11 novembre 1923, in una numerosa famiglia di agricoltori, con 7 fra fratelli e sorelle, fin da piccola si è poi trasferita con i famigliari nella località Rocchetta, a Tossignano. “Si ricorda ancora le montagne di neve da attraversare, in inverno, quando da bambina da casa propria andava a scuola a Tossignano” racconta la figlia Bruna Linari. Dopo la scuola, fin da giovane ha girato l’Italia come donna di servizio, da Forlì a Roma. “Ha sempre amato viaggiare sia per lavoro sia per diletto, in particolare le piace tantissimo l’Italia del Sud” aggiunge la figlia. Poi nel 1947 le nozze con Medardo Linari, seguite dalla nascita dei figli Bruna, Cesare e Ileana. Con il marito si è trasferita a Codrignano, dove lo aiutava nel lavoro dei campi. Poi l’arrivo a Imola e il ritorno al lavoro come donna di servizio, fino alla meritata pensione. Appassionata di uncinetto, fino a poco tempo fa ha continuato a preparare bellissimi quadri e pizzi. Altra passione la cucina, con la sfoglia tirata al mattarello e le tagliatelle fumanti che profumano di buono. E alla fine della festa di compleanno, anche il brindisi con il sindaco Panieri, nel segno di quella piacevole abitudine a gustarsi un aperitivo che l’ha accompagnata in pratica fino ad oggi.