Riccardo Isola - Sono iniziati, non senza polemiche, in questi giorni i lavori che porteranno alla piantumazione di 971 nuovi alberi di cui 520 in sostituzione di esemplari già presenti nel territorio cittadino.
Una decisione voluta dall’amministrazione comunale a seguito di specifici controlli di valutazione di stabilità e monitoraggio del patrimonio arboreo urbano effettuato diversi mesi fa. «Uno studio – conferma l’assessore ai lavori pubblici, Claudia Zivieri – che ci ha permesso di conoscere meglio la situazione del patrimonio arboreo. Situazione che ha fatto emergere la necessità di procedere alla sostituzione di numerosi alberi presenti sul territorio del comune di Faenza che non rispettano gli standard di sicurezza pubblica a causa di malattie o del fatto di aver raggiunto il limite di vita degli stessi. Si tratta di oltre 500 alberi da tagliare a cui si aggiungono anche 400 ceppi da togliere in maniera definitiva. La sostituzione – ci tiene a sottolineare l’assessore - riguarda alberi che sono in uno stato vegetativo tale da non consentirne il recupero e in condizioni che possono creare pericolo per la pubblica incolumità, ovvero che hanno perso la funzionalità propria del verde urbano».
Da giorni si è partiti in via Calamelli e con l'abbattimento di un filare di pioppi prospicienti la circonvallazione. A seguire ci saranno gli interventi che riguarderanno via Vittorio Veneto, via Mezzarisa, via Bettisi, via Mazzanti, via Saviotti e via Camangi.
«Un azione preventiva – spiega la Zivieri – che però prevede la messa a dimora di piante di specie diversa, che possono adattarsi meglio alle condizioni dell'ambiente urbano e che sono già state utilizzate con successo proprio a Faenza, quali il cerro, il nocciolo turco, il frassino angustifolia, il platano, il pero da fiore, l'acero campestre». Ed ancora per l’amministrazione comunale «oltre alla sostituzione è previsto anche un incremento del patrimonio arboreo, con la messa a dimora di nuovi alberi nel parco Cola, parco Liverani, parco Fornarina e parco Zamosa».
Tutti questi interventi, del valore complessivo di diverse decine di migliaia di euro non costeranno nulla al comune visto che rientrano nell'ambito delle azioni compensative a carico di privati per accedere ad uno specifico incentivo urbanistico previsto dal Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE).
Infine la questione del viale dello Stradone. «In questo piano di intervento – ci tiene a sottolineare la Zivieri – il viale alberato non sarà interessato. Rimane il fatto però che inevitabile sarà un suo interessamento nel futuro. Anche questi alberi, infatti, stanno raggiungendo il loro fine vita oltre ad essere, molti di loro, fortemente intaccati da malattie che li rendono pericolosi per la viabilità e l’incolumità pubblica generale. Un intervento preventivo sarà quindi necessario effettuarlo».
Polemiche social per gli abbattimenti
La notizia degli abbattimenti di alberi in città sta scatenando diverse polemiche sui social network. In diversi gruppi Facebook vengono postate foto e rilasciati commenti non proprio teneri nei confronti dell’azione. Da una parte c’è chi come Michela che si chiede «Ma perché? Se tolgono il verde Faenza diventerà una brutta città qualsiasi» dall’altra chi come Alessandra attacca sostenendo di voler «vedere la perizia che attesta le malattie di questi alberi e soprattutto capire perché tagliarli in piena estate! Scempio!». Ma non solo. C’è chi la mette anche sul politico, ovviamente in tono polemico. Mariangela, al riguardo sbotta chiedendosi «l’assessorato all'ambiente esiste a Faenza? Se si dorme?». Massimo invece sottolinea come «da quanto sappiamo si proseguirà anche su viale Vittorio Veneto poi in agosto sembra che preparano il terreno per nuovi impianti ma sono alberi a crescita lentissima e l'ombra sarà un ricordo». Non mancano però commenti e prese di posizione in favore della decisione presa da palazzo Manfredi. Tra questi c’è Francesco che evidenzia come «mi sembra evidente che non tagliano gli alberi né in spregio al verde, né per fare dispetti alla cittadinanza, se lo si fa è perché ci sono motivazioni di opportunità; ci sono tecnici comunali che sono pagati per occuparsi tra le altre cose anche della gestione e programmazione della manutenzione del verde pubblico» oppure Elena che ricorda come «ogni tanto vanno cambiati gli alberi altrimenti ci cadono in testa». Infine, sarcasticamente Claudio ricorda come l’intervento possa essere definito come «manutenzione, questa sconosciuta…».