Margherita Calzoni - Gev è l’acronimo delle Guardie ecologiche volontarie. «Guardie» perché chi ne fa parte ha il compito di vigilare e verificare che siano rispettate le leggi a tutela dell'ambiente, «Ecologiche» perché contribuiscono allo sviluppo e al potenziamento di attività connesse alla conservazione della biodiversità e del patrimonio naturale e paesistico, infine «Volontarie» perché offrono la loro disponibilità al servizio a titolo gratuito. Così la presidente delle Gev di Faenza, Monia Rava presenta l’associazione. Ed ancora «dopo l'approvazione della legge regionale n.23 del luglio 1989 denominata ‘Disciplina del servizio volontario di vigilanza ecologica', anche a Faenza alcuni cittadini hanno deciso di attivarsi e mettersi in gioco, per la salvaguardia dell'ambiente e della natura, dando così vita ad un raggruppamento Gev».
Per quanto concerne l’attività svolta sul territorio la Rava ricorda come «alle Guardie ecologiche sono attribuiti compiti di promozione e diffusione dell'informazione sulle tematiche ambientali, funzione di vigilanza e accertamento di illeciti in ordine alla normativa posta a tutela del patrimonio naturale e dell'ambiente, oltre alla collaborazione con enti ed organismi pubblici competenti alla vigilanza in materia di inquinamento idrico, smaltimento dei rifiuti, polizia idraulica, protezione della fauna selvatica, caccia e pesca, aree protette e inquinamento luminoso. Infine - precisa la presidente – effettuiamo assistenza per interventi nelle opere di soccorso in caso di pubbliche calamità ed emergenze ecologiche in seno alla Protezione civile».
A Faenza quindi «l'attività è diversificata sulla base degli specifici interessi degli aderenti e si manifesta, in particolar modo nel periodo estivo, nell’attività di vigilanza e controllo rifiuti, cercando di ridurre gli illeciti e gli scarichi abusivi grazie al continuo monitoraggio su tutto il territorio del comprensorio faentino. Quest'anno, inoltre, ci stiamo concentrando sui piccoli rifiuti come mozziconi di sigarette, chewingum, carta di caramelle che, pur essendo di piccola dimensione, non riducono il problema dell’inquinamento».
Uno spazio importante viene poi riposto all’informazione e alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche legate al rispetto dell’ambiente. «La divulgazione delle tematiche ambientali – conferma la Rava - trova ampio spazio nelle nostre attività visto che organizziamo corsi, serate didattiche a tema oltre all’organizzazione di incontri con i bambini che svolgiamo sull'argine del fiume Lamone anche attraverso laboratori creativi».
Diventare un volontario Gev è semplice. «Basta frequentare un corso di formazione teorico-pratico, gratuito, organizzato dalla Regione. A Faenza – illustra la presidente - il corso costituito da uscite e lezioni su leggi-regolamenti, riconoscimento piante, funghi e tartufi, fauna selvatica, parchi e riserve, caccia e pesca, cartografia, si svolge al Centro sociale «Corbari», in via Canalgrande 42 il martedì ed il venerdì a partire dall'11 settembre».
Per l’iscrizione, collaborare o sostenere le iniziative è possibile contattare il 338/9179274 oppure
www.gevfaenza.it,
gevfaenza@gmail.com.