Gabriele Garavini - Il 24 giugno il Palio del Niballo, la rievocazione storica che omaggia il Rinascimento Manfredo è andata in scena a Faenza. «Le tue emozioni, la nostra storia» questo il motivo che ha accompagnato da inizio giugno tutte le iniziative delle manifestazioni. Il Rione Rosso ha trionfato e Valentino Medori su Usurpatore s'è aggiudicato la 32esima edizione dell’attesa giostra equestre. Un Palio del Niballo che ha viaggiato su tempi altissimi: come da pronostico è stata spettacolare la sfida in particolare con Daniele Ravagli (Rione Giallo) che ha lottato per difendere il titolo 2017, conquistando comunque il premio Baravelli riservato al cavaliere che ha ottenuto il tempo più veloce (12’320 all’ottava tornata). Il Rione Rosso vince con 7 scudi complessivi e porta a 32 i suoi successi nella giostra faentina. A seguire la classifica vede il Giallo con 5 scudi, Nero 4 scudi, Borgo 3 scudi, Rione Verde 0 scudi, ritiratosi dopo una sola tornata per un leggero infortunio al cavallo. Diversi i rioni che hanno presentato nuovi costumi in sfilata: il Giallo ha presentato quattro armati oltre a due Vivadiere, il Nero ha sfoggiato i nuovi costumi del gruppo musici mentre il Verde della Guardia di Porta Montanara. A metà pomeriggio è partita la passeggiata storica dal centro della città composta da circa 400 figuranti in costume. E prima della partenza del corteo verso il campo di gara, c'è stata la cerimonia del Giuramento dei cavalieri del Rione Verde, Massimo Gubbini e del Borgo Cristian Cordari, entrambi debuttanti, che non hanno partecipato a questa suggestiva cerimonia l'altra domenica. Alla luce, dell’esito dell’edizione del 2017, e di uno dei migliori tempi fatto registrare in prova, il grande favorito era il Rosso mentre l’avversario più temibile di Medori era sicuramente il Giallo, con Luca Ravagli su Nanbo King. Per antica tradizione storica, al rione secondo classificato, è stato assegnato, una porchetta, mentre al terzo rione classificato una resta d’aglio e un gallo. Il record della pista al Niballo, in gara, è detenuto da Andrea Gorini su Perla de Bonorva con 12".214.