Faenza, gli albergatori contro la tassa di soggiorno nel 2018: "Si poteva evitare"

Romagna | 26 Novembre 2017 Cronaca
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Margherita Calzoni - Tassa di soggiorno nel 2018? Alcuni fra i più importanti addetti ai lavori del settore alberghiero sono contrari. Vediamo le loro ragioni partendo dall’annuncio dell’amministrazione comunale.
«E’ una scelta figlia di una serie di motivazioni specifiche. In primis perché il Governo ha aperto una finestra sulla possibilità di inserire nuove tasse locali, ma anche perché stiamo notando come il numero di turisti che scelgono Faenza e il territorio per fortuna cresce anno dopo anno». Con questa parole Massimo Isola, assessore al Turismo del Comune di Faenza, dava notizia a Setteserequi a fine ottobre scorso, dell’introduzione della tassa di soggiorno nelle strutture alberghiere faentine. Una tassa che grava sul turista, non da guadagno all’albergatore e che viene riscossa dalle casse comunali. Leggiamo cosa ne pensano i titolari di strutture ricettive della città, in virtù dell’andamento del turismo locale.
 
HOTEL VITTORIA
Bruno Randi, proprietario dell’Hotel e Monia Lanciotti, responsabile ci raccontano il loro punto di vista. Nel 2017 le presenze sono rimaste stabili e lo stesso andamento lo si augura al 2018. Lo storico Hotel, grazie a Randi, sta continuamente subendo migliorie ed è stato ammodernato in ogni sua parte: ad oggi sono già stati programmati gli ultimi interventi di ristrutturazione. Queste spese non sono paragonabili ai ricavi: le tasse aumentano ma i prezzi no, anche per venire incontro alla clientela. Senza questi miglioramenti e la passione del proprietario e dello staff per questo luogo, sarebbe difficile continuare a lavorare. Per questo motivo l’equipe è contraria alla tassa di soggiorno: introdurla può attrarre meno i turisti in città. Nulla cambierebbe per gli albergatori visto che questa accisa ricadrebbe solo sui consumatori/fruitori, portando un eventuale malcontento. Ci sono eventi che fanno aumentare il numero dei visitatori? Risentite in modo positivo di eventi organizzati in città limitrofe? «Ad oggi Argillà, la 100 Km del Passatore ed il Saie di Bologna, città che per quanto riguarda la questione fiere ha perso di importanza, sono gli eventi che più attraggono turisti in città. In generale il boom delle presenze si registra infrasettimanalmente ed è dovuto a persone che si spostano per lavoro. I weekend, al dì fuori di eventi straordinari, a causa anche del fatto che la maggior parte dei negozi nel fine settimana sono chiusi, sono il momento di meno afflusso. Il fatto poi che le botteghe dei ceramisti siano delocalizzate in città rende difficile al turista la loro scoperta». Quanto è importante la ceramica per il turismo? «La ceramica artistica vanta a Faenza una tradizione plurisecolare che ancora oggi continua a rivestire una grande importanza in quanto espressione di arte ed artigianato. In Hotel molti spazi sono dedicati agli artisti locali: ad esempio la Sala delle Ceramiche raccoglie una ricca esposizione permanente delle produzioni più significative della ceramica tradizionale e contemporanea, come Gatti, Morigi, Zauli e Tramonti per citarne alcuni. Il turista può così, attraverso una nostra brochure, conoscere i ceramisti della città e rintracciarne le botteghe. Un modo per legare l’eccellenza della ceramica ed offrire un servizio in più legato al territorio».
 
HOTEL CAVALLINO
Marco Mainetti evidenzia una stabilità nell’affluenza del 2017, anche se questo fine anno, a causa dell’assenza di manifestazioni che si sono presentate l’anno scorso, riguardanti pallavolo e calcetto, si prevede meno intenso. All’Hotel, che lavora con turisti ma anche lavoratori in trasferta, c’è stata una forte presenza russa estiva, dovuta ad una collaborazione con tour operator e aeroporto di Rimini. Per il 2018, visto le future manifestazioni in città, come Argillà e fiere di Bologna, si prevede un’affluenza maggiore. Si spera che la tassa di soggiorno venga uniformata alle tariffe di IF, legate e già in atto ad Imola e che, con il ricavato, si possano avere maggiori servizi per il turismo locale: l’Hotel si augura di poter ottenere un servizio bus per la clientela che lo colleghi al centro città, oltre al servizio bici ed alla pista ciclabile già in essere.
 
CASA MELANDRI/DOMUS FAENZA
Manfredi Bandini, gestore di Casa Melandri (Bed and Breakfast) e Domus Faenza (Residence), ci racconta la situazione dal punto di vista: «L’andamento del turismo nell’anno 2017 risulta buono nonostante a suo avviso negli anni 2015 e 2016 sia stato ancora meglio. La previsione è che nel 2018 si abbia ancora un leggero calo, a causa anche della tassa di soggiorno, che è un costo sia per il consumatore che per gli albergatori, dal momento che i prezzi sembreranno ancora più alti. Poi, considerato che sui profitti si paga circa il 45% di imposte, crede sia una follia tassare ulteriormente gli albergatori. Gli eventi che attraggono in città i turisti sono senza dubbio la 100 km del Passatore, Argillà ed il Mei a Faenza; superbike, moto GP ed i concerti ad Imola».
 
B&B HOTEL FAENZA
Roberta Parrucco di B&B Hotel Faenza, alle porte della città, ci riferisce la situazione dell’Hotel: «Il 2017 è stato un anno con alti e bassi. Nel periodo estivo abbiamo avuto maggior affluenza rispetto agli anni precedenti. Nel 2018 si prevede una media annuale simile al 2017, anche se il periodo estivo rimane imprevedibile». La Parrucco ritiene che la tassa di soggiorno creerà non pochi problemi, e, sicuramente in una città come Faenza, è difficile spiegare una tassa in più ai futuri ospiti, considerato che in città turistiche come Mantova, per esempio, non esiste tale obolo. L’Hotel viene coinvolto stabilmente da eventi e fiere, come Cosmoprof e Cersaie a Bologna. A Faenza consideriamo il Mei, Argillà e altri piccole fiere. La ceramica sicuramente è fondamentale per chi viene a visitare Faenza, considerando soprattutto il Mic come punto di riferimento.
 
 
 
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