Riccardo Isola - Alla settima edizione dell’Albana Dei, il concorso dedicato al vitigno bianco simbolo della terra del Passatore, il Romagna Albana Docg, ideato da Carlo Catani e Andrea Spada, a portarsi a casa i riconoscimenti maggiori sono stati due produttori del territorio imolese. La disfida tra le interpretazioni di questo «vino rosso travestito da bianco», come si usa definire l’Albana in Romagna viste le sue sfaccettate e versatili caratteristiche di presenze tanniche, di pressanti acidità e di esplosive caratterizzazioni zuccherine, ha visto la partecipazione di 54 diverse etichette.
Sui risultati finali, l’edizione 2019 ha visto vincere interpretazioni particolari e a loro modo «estreme», in secco, dell’Albana vinificata. Nelle due categorie presenti al concorso «Albana dei» e «Indigeno del cuore - Premio Valter Dal Pane» il podio ha visto la presenza di due cantine imolesi su tre. Per il primo ambito, quello del premio della giuria tecnica (composta da critici delle guide dei vini, tecnici ed esperti enogastronomici, sommelier, commerciali vino) al terzo posto si è classificato il rispettoso e autentico «Nora» del Podere Baratta (Bertinoro - Fc), al secondo l’elegantissimo «Vitalba» della cantina Tre Monti (Imola - Bo) mentre la medaglia d’oro è andata al potente «Codronchio» della fattoria Monticino Rosso (Imola - Bo).
Per il premio «L’Indigeno del cuore», che rappresenta il voto della giuria popolare (circa 200 i votanti) che ha espresso il proprio giudizio nel corso di una serie di svolte nell’ambito di «Alba di giugno» fra Faenza, Bertinoro, Oriolo e Dozza, la graduatoria finale ha visto il «Nora» piazzarsi al terzo posto, il «Codronchio» al secondo e il «Vitalba» al primo. Questi i podi nati a seguito di una degustazione collettiva e tecnica che ha visto sette diverse personali interpretazioni territorializzate dell’Albana rappresentate anche da: «Albarara» della Tenuta Santa Lucia (Mercato Saraceno - Fc), «Mezze lune» di Ca’ dei Quattro archi (Imola- Bo), «Il Macerato» della tenuta Pennita (Castrocaro - Fc) e «l’Arlùs» di Trerè (Faenza - Ra).
Il Romagna Albana Docg oggi vanta la presenza sul mercato di circa 700mila bottiglie con oltre 60 aziende produttrici riconosciute dal Consorzio Vini di Romagna. L’obiettivo, visto il sempre crescente interesse del mercato, è però quello di riuscire a portarle, entro breve, almeno al milione di unità. Un sogno, un desiderio, per alcuni un desiderata, quanto mai concreti e raggiungibili, che permetterebbero di accrescere la curiosità di un’esperienza degustativa da «bersi in oro».