Faenza, dopo i risultati positivi del 2022 si vuole migliorare l’incoming differenziando l’offerta puntando su ceramica e territorio

Romagna | 10 Febbraio 2023 Cronaca
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Riccardo Isola - L’offerta 2023 per il turismo del territorio faentino si caratterizza sempre di più per la sua identità esperienziale. Dai territori collinari a sud della via Emilia con gli appuntamenti legati all’open air, all’enogastronomia, al trekking e al relax regalato dall’offerta naturalistica e paesaggistica, si affiancano quelli più di natura culturale e artistica, con la ceramica sempre in primo piano, di Faenza. Non manca poi l’aspetto del wellness e del benessere in senso generale con le terme, per ora quelle di Riolo visto che l’ennesima asta per l’acquisto, e quindi la tanto attesa rinascita, di quelle brisighellesi è andata ancora una volta deserta. «Il terriotorio faentino - sottolinea l’assessora al Turismo di Faenza, Federica Rossetti - è un contenitore ricco di contenuti e ambiti turisticamente appetibili. Lo hanno dimostrato i numeri pre e post pandemici. Ora - prosegue - stiamo lavorando per cercare di sistematizzare ulteriormente, qualificare e diversificare le offerte da immettere sul mercato. Lo faremo puntando a un concetto di territorio aperto e inclusivo capace di parlare una lingua univoca attraverso specificità diverse: musica, open air, ceramica, arte, perchè no palio e motori, tutti ambiti che nel 2023 vedranno una spinta e un’attenzione maggiore nella loro spendibilità promozionale».

TANTA CERAMICA
Quest’anno, per quanto riguarda i grandi eventi dedicati alla ceramica dall’appeal turistico, l’offerta faentina sarà incentrata su due grandi ambiti. Il primo è il Concorso Internazionale Premio Faenza. Tra le più antiche competizioni al mondo che vedrà a metà maggio la visione delle opere e l’aggiudicazione dei Premi. Da qui il Mic ospiterà la mostra con le opere che saranno esposte dal 1° luglio al 30 ottobre. Il secondo evento è il ritorno di Made in Italy. Appuntamento che si terrà il 2 e 3 settembre, con la mostra mercato della ceramica, con un centinaio di espositori italiani, eventi, mostre e animazioni.

SAPORI DA CONOSCERE
Tra le offerte che stanno riscuotendo sempre più interesse, e che continueranno a essere al centro dell’offerta turistica del territorio, c’è sicuramente quella legata all’enogastronomia. Il tutto potendo fare un viaggio alla scoperta dei prodotti di eccellenza, magari assaporati direttamente dai produttori nelle aziende agricole, nelle fattorie didattiche, nelle cantine, nel frantoio di Brisighella dove si produce il pregiatissimo Olio Brisighella Dop o i vini nella vicina Enoteca Regionale di Dozza. Un calendario di eventi e sagre non mancheranno di accompagnare l’anno con vetrine aperte e popolari dedicate proprio a questo scrigno di gusto che il territorio faentino sa e può offrire.

IN SELLA ALLE BICI
Tante sono le possibilità offerte per gli amanti della bici, sia off-road che su strada. Centinaia di chilometri, diversi percorsi tracciati e itinerari che toccano peculiarità e difficoltà sempre differenti sono le offerte che il territorio faentino mette sul mercato. Per chi ama la fatica del fuori pista ecco Romagna4Bike Mtb Trail. Un percorso ad anello dedicato alle mountainbike, e-bike e gravel. Ben 225 km di emozioni tra colline, vigneti, calanchi, boschi, borghi medievali e le rocce lunari del Parco della Vena del Gesso Romagnola. Si sviluppa su tracciati misti (strade bianche, sentieri e strade asfaltate) percorribili nel periodo che va dalla primavera all’autunno. Il percorso contiene alcuni passaggi tecnici impegnativi che richiedono esperienza in sella. Per vivere al meglio l’esperienza, conoscere la storia del territorio e imparare nozioni tecniche in bici, c’è la possibilità anche di prenotare una guida Mtb della Federazione. Per gli amanti dei tubolari stretti ecco invece i cinque percorsi (legend, spa, nature, taste, art) If Cycling. Itinerari che si sviluppano dalla via Emilia ai crinali dell’Appennino. Le quattro vallate disegnate dal Lamone, Senio, Santerno e Sillaro ospitano una vasta rete di strade a basso traffico e ben conservate, costellate da salite di varie lunghezze e difficoltà, adatte a cicloturisti di ogni livello. In pianura anche i meno allenati possono apprezzare le tranquille strade di campagna lungo un itinerario dedicato a natura e storia. Infine non mancherà di intercettare numerosi appassionati il percorso dei Mondiali di ciclismo del 2020 che oltre alle colline imolesi arriverà nel cuore motoristico della Motor Valley rappresentato dal circuito «Enzo e Dino Ferrari» di Imola.

ESPLORAZIONE E TREKKING
Altro ambito in forte ascesa è quello dell’escursionismo e della fruizione del territorio attraverso le sue emergenze ambientali. tra queste spicca il parco della vena del gesso. Sia all’aria aperta, che nei suo meandri e grotte, senza per forza essere esperti speleologi, l’area protetta, da quest’anno anche grazie a una nuova struttura ricettiva stile ostello a disposizione rappresentata dall’ex casa cantoinera di Borgo Rivola, amplia la sua offerta che si snoda tra percorsi, itinerari e possibilità di  escursioni assolutamente inedite e suggestive.

I NUMERI
Il turismo nell’Unione della Romagna faentina sta lentamente tornando ai livelli pre Covid. Ci vorrà sicuramente ancora un po’, ma la strada intrapresa sembra essere quella buona. Nei tre Comuni a forte vocazione turistica, precisamente Faenza, Brisighella e Riolo Terme, nell’anno appena concluso sono arrivati 86. 658 turisti per un totale di pernottamenti di 236.346 notti. Di fatto quasi tre notti di soggiorno i media. A trainare è sicuramente il capoluogo faentino che con i suoi 59.555 turisti (+30% rispetto al 2021 ma -5,3% rispetto al 2019) stacca, e di molto, le altre due località. Brisighella, infatti, si ferma a 13.997 turisti (+35% rispetto a due anni fa ma - 15% del 2019) e Riolo Terme a 13.106 (+41% del 2021 ma -28% rispetto al 2019). In  termini di pernottamenti Faenza supera quota 150mila (+15% del 2021 e -4% del 2019), Brisighella 29.296 (+35% del 2022 ma -19% del 2019) e Riolo Terme 56.484 notti trascorse (+25% del 2022 e -17% del 2019).  Guardando le statistiche ufficiali della Regione, che monitora i flussi da gennaio a dicembre, quelli ovviamente più scarichi sono quelli invernali. Gennaio e febbraio su tutti. Molto bene invece la tarda primavera e l’estate inoltrata con luglio e agosto, ma per la collina anche e soprattutto l’autunno, che raggiungono performance molto positive. Per quanto riguarda la scelte dei pernottamenti nelle strutture ricettive a Faenza vanno bene gli alberghi che nei dodici mesi portano al pernottamento 36.034 persone mentre per gli extra alberghieri la cifra si ferma sulle 9mila unità. Per quanto riguarda le località di provenienza a Faenza la stragrande maggioranza di turisti proviene dall’Emilia-Romagna (8.130 persone il 4% in più del 2021 ma il 12% in meno del 2019) seguita dalla lombardia con quasi 8mila persone, solo 48 persone arrivano invece dalla Valle d’Aosta (il 7% in più del 2022 ma ben il 58% in meno rispetto a tre anni fa).  In generale gli stranieri stanno lentamente ritornado a visitare l’entroterra faentino e la stessa città d’arte romagnola. Dall’Unione Europea, infatti, i flussi nel 2022 sono in continua crescita. Scelgono infatti di venire a Faenza tanti francesi e tanti tedeschi. I primi nel 2022 sono stati quasi 1.800 mentre i tedeschi hanno superato quota 2.500. Un trend positivo, per entrambi, sia rispetto al 2021 sia per il pre Covid. Curioso anche l’arrivo da parte di 10 turisti dall’Islanda (il 233% in più rispetto sia al 2019 sia al 2021). Non mancano poi svizzeri a quota 1.000 e diversi americani. Da Oltreoceano, infatti, l’anno scorso hanno scelto Faenza 660 persone il 167% in più rispetto al 2021 ma soprattutto il 25,5% in più sul 2019. Anche Brisighella, sugli stranieri, è andata molto bene arrivando a quota 4.143 con l’87% in più rispetto a due anni fa e un +12% rispetto all’ultimo anno pre pandemico. A Riolo terme invece crescono gli stranieri rispetto al 2021 de90% ma calano del 36% rispetto al 2019, fermandosi a quota 2.946 persone.
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