Faenza, don Emanuele Casadio è il nuovo direttore della Caritas: «Crescere nelle collaborazioni, apriremo un emporio in centro»
Riccardo Isola - Cambio al vertice della Caritas diocesana. In queste settimane, infatti, è stato nominato il nuovo direttore nella figura di don Emanuele Casadio che prende il posto del predecessore don Marco Ferrini. Lo abbiamo sentito per capire la situazione attuale e le direttrici che si vorranno intraprendere nel 2023 per continuare ad essere uno dei punti di riferimento della solidarietà nel territorio.
Qual è la situazione che si vive oggi in Caritas?
«Il lavoro non manca. I vari servizi che abbiamo sono occupati costantemente nel cercare di dare le risposte efficaci e tempestive alle sempre crescenti richieste di aiuto. Basti pensare che il centro di ascolto riceve almeno 200 utenti ogni mese. Una questione che stiamo notando invertire i trend storici di servizio è che il 65% degli utenti è italiana e del territorio»
E cosa chiedono?
«In primis materiale per alimentarsi, ma anche e soprattutto aiuti economici per poter pagare le bollette. In terzo luogo c’è richiesta di vestiario. Da ultimo, ma non certo per importanza, notiamo una continua crescita delle richieste di case. Il mercato non ha le risposte per chi ha bassi redditi, ha perso il lavoro o non ce l’ha. Si fa veramente fatica a trovare spazi, al di là degli alloggi temporanei che possiamo mettere a disposizione».
Al di là delle emergenze «storiche» ce n’è anche una che tra poco compie un anno, quella dei profughi Ucraini. Com’è la situazione?
«Da quando è iniziata la fuga dalla guerra da parte della popolazione ucraina, la Diocesi ha ospitato 150 persone, per la stragrande maggioranza donne e bambini. Oggi siamo al 40% in meno, in quanto molti delle rifugiate hanno deciso di ritornare a casa. Oggi comunque abbiamo le due strutture, ognuna capace di ospitare fino a 25 posti, piene e una quarantina di altre persone sono invece distribuite nelle parrocchie e in case messe a disposizione da privati».
La Caritas non è l’unico ente caritatevole sul territorio, come si rapporta con le altre realtà presenti?
«In modo stretto e continuo. Anzi uno degli obiettivi prioritari del mio mandato sarà proprio quello di incrementare e potenziare questa relazione che deve essere quotidiana e costante. Oltre ai 24 centri caritas presenti in Diocesi dobbiamo far crescere la solidarietà senza steccati di cortile».
Qual è il prossimo progetto sul quale vorrebbe riuscire a dare concretezza?
«Ci stiamo lavorando ma un obiettivo che abbiamo messo come prioritario è quello di riuscire, magari già a partire da questo 2023, ad aprire un vero e proprio emporio in centro storico. Al di là del reperimento dei beni necessari dobbiamo cercare una location adatta. Ci stiamo guardando».
Il progetto Servizio Civile: 13 posti disponibili
La Caritas diocesana di Faenza-Modigliana è presente nel bando nazionale per il Servizio civile con 4 progetti per un totale di 13 posti. Tutti i progetti proposti dalla Caritas diocesana hanno una durata di 12 mesi. Prevedono un impegno di 25 ore alla settimana oppure di 1.145 ore nel corso dell’anno, su 5 giorni alla settimana ed è previsto un rimborso spese di 444,30 euro al mese. I progetti prevedono anche un percorso di tutoraggio negli ultimi tre mesi di servizio, con l’obiettivo di accompagnare i giovani nell’elaborazione dell’esperienza e nella certificazione delle competenze acquisite, per incrementarne la spendibilità nel mondo del lavoro. L’avvio in servizio dei giovani selezionati avverrà in primavera 2022. I progetti sono consultabili sul sito: www.caritasfaenza.it e sono: «Costruiamo le fondamenta – Faenza e Ravenna» con due posti all’Ufficio Educazione alla Mondialità in via d’Azzo Ubaldini 13 a Faenza. «Cibo e dialogo – Ravenna e Faenza» con 3 posti presso il Centro di Ascolto diocesano, in via d’Azzo Ubaldini 7, e 2 posti presso la Parrocchia di S. Francesco, in p.za S. Francesco 14, a Faenza, «Preparati all’accoglienza – Faenza» con 2 posti presso la struttura dell’Ami a Fognano (Brisighella), in v. Brenti 35, e 2 posti presso la segreteria dell’A.M.I. a Faenza, in v. Minardi 6, infine «Insieme nel labirinto – Ravenna e Faenza» con 2 posti presso l’oratorio della Parrocchia di Russi, in v. Trieste 37.
Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma on line.
Per ricevere informazioni Erica Squarotti: 389/7986824, serviziocivile@caritasfaenza.it.