Faenza celebra il Giorno della Memoria da sabato 23
Il 27 gennaio si celebra il 75° anniversario dall’ingresso delle truppe alleate nel campo di Auschwitz. Per commemorare le vittime dell'Olocausto, nel 2005 le Nazioni Unite, attraverso un’assemblea generale, che quella data diventasse la ricorrenza internazionale del ‘Giorno della memoria’.
Sabato 23 gennaio l’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna propone la conferenza (trasmessa dalle 16 sulla pagina Facebook ‘Istituto storico Ravenna’) ‘Parole di memoria, ebrei, politici e soldati nella deportazione italiana’. Martedì 26 gennaio, alle 16, ‘Lectio magistralis’ di Claudio Vercelli (docente dell’Università Cattolica di Milano e consulente scientifico per la rete universale per il Giorno della memoria) sul tema ‘Antisemitismo, negazionismi e banalizzazioni della Shoah ai giorni nostri’. Diretta sempre alla pagina social: www.facebook.com/istitutostoricoravenna.
Mercoledì 27 invece, alle 9.30, in streaming, conferenza per gli studenti delle medie di Cesare Moisè Finzi, perseguitato dopo l’introduzione delle leggi razziali in Italia. Diretta sulla pagina Facebook del Comune di Faenza. Alle 11.30, in occasione della ricorrenza del 75° anniversario dell’ingresso delle truppe alleate nel campo di Auschwitz, omaggio alle vittime della Shoah e dei campi di sterminio nazisti al Tempietto della Memoria sul lungofiume Amalia Fleischer. L’iniziativa si svolgerà senza la partecipazione della cittadinanza e sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Faenza. Alle 18.30, sempre alla pagina Facebook del Comune di Faenza, verrà proposto un video che ripercorre ‘Le tappe della Memoria’, una mappa per conoscere e visitare i luoghi e le storie della nostra città legati ai temi trattati nella ricorrenza.
Mercoledì 27 gennaio, alle 16 (all’indirizzo Facebook dell’Istituto storico di Ravenna), prima parte di una intervista di repertorio a Liliana Segre, la senatrice superstite dell'Olocausto e testimone della Shoah italiana. La seconda parte verrà trasmessa il giorno dopo, giovedì 28, alla stessa ora.
Infine, sabato 30 gennaio, alle 9.30, conferenza per gli studenti delle superiori e per la cittadinanza, di Cesare Finzi in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Faenza.
Nel corso della conferenza sono inoltre state presentate le due pubblicazioni realizzate in occasione del ‘Giorno della Memoria’. La prima, editata dal Comitato antifascista per la democrazia e la libertà del Comune di Faenza, contiene molti contributi, tra i quali quegli degli studenti faentini oltre alla ‘Mappa della Memoria’; la seconda, curata dalle Clarisse di Santa Chiara, riguarda la vita di Amalia Fleischer avvocatessa austriaca di religione ebraica che per qualche tempo, all’indomani dell’introduzione delle leggi razziali fasciste trovò riparo a Faenza nel Convento di via della Croce prima di essere deportata e poi uccisa.
“Nonostante le difficoltà di questo periodo -sottolinea il presidente del Consiglio comunale di Faenza, Niccolò Bosi- considero fondamentale celebrare la Giornata della Memoria come ogni anno, con iniziative dedicate agli studenti e alla cittadinanza perché si conservi nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia nel nostro Paese e dell’Europa, affinché simili eventi non debbano mai più accadere. Penso in particolar modo ai giovani, che hanno sempre meno occasione di conoscere i testimoni di quelle atrocità e all’importante ruolo che può rivestire la scuola nel creare momenti di narrazione e riflessione su quanto accaduto. Per questo abbiamo dato grande spazio a iniziative che coinvolgano gli studenti. La possibilità per i giovani di ascoltare e confrontarsi con gli ultimi testimoni di quel cupo periodo credo sia una grande opportunità di crescita personale e di formazione come cittadini consapevoli. Voglio infine ringraziare le scuole per essersi rese disponibili nell'accogliere e realizzare le iniziative proposte”
“Il dibattito di oggi sull’antisemitismo -ha invece detto il sindaco Massimo Isola- non ha un valore meramente storico ma di grande attualità. A tanti anni di distanza dall’Olocausto, siamo in una fase storica nella quale abbiamo poche testimonianze storiche dirette. È per questo che il lavoro fatto oggi è fondamentale per le generazioni future. Faenza è molto legata alla vita di Amalia Fleischer, che, all’indomani delle leggi razziali, cercò riparo a Faenza e poi si consegnò ai fascisti faentini per non far condurre alla sua stessa sorte altri come lei. La sua vita ha dello straordinario e rappresenta la nostra memoria sul tema della Shoah. Qualche settimana fa ho incontrato le suore Clarisse, con le quali abbiamo collaborato alla realizzazione della nuova edizione della biografia di Amalia con una nuova veste grafica; le religiose hanno trasformato la stanza nella quale visse Amalia, all’interno del loro convento, in un piccolo museo dove sono conservate tracce importantissime della sua vita; assieme alla Pietra d’inciampo a lei dedicata, che da qualche anno è stata collocata sul selciato poco distante dal convento in via della Croce, è una traccia indelebile per tutti noi”.
Le iniziative del ‘Giorno della Memoria’ sono organizzate dal ‘Comitato antifascista per la democrazia e la libertà’ del Comune di Faenza.