Sabato 13 maggio l'assessora regionale alla Protezione civile Irene Priolo ha fatto visita al Comune di Conselice, tra i più colpiti dell'alluvione del 2 e 3 maggio.
L'assessora e la sindaca Paola Pula hanno ringraziato «l’esercito della pace», ovvero tutta la macchina dei soccorsi composta dai volontari di protezione civile, vigili del fuoco, forze dell’ordine, consorzio di bonifica, dipendenti comunali e da squadre venute anche da fuori regione che «con la precisione di un orologio, si è messa in moto immediatamente, salvando persone e cose da ulteriori e più gravi danni».
«Molti cittadini, soprattutto chi non è stato colpito, fatica a rendersi conto della gravità di quanto accaduto - ha dichiarato la sindaca Paola Pula -. Il nostro territorio, con la rottura del Sillaro, è stato invaso da circa 50-60 milioni di metri cubi di acqua; basti pensare che la massima capienza del bacino di Ridracoli è di 33 milioni di metri cubi. L'emergenza non è ancora passata, ci sono diverse perturbazioni ancora in atto; la visita di oggi non sarà l'ultima, perché l'attenzione delle amministrazioni continuerà a essere prioritaria su questo tema fino a quando non saremo tutti tornati alla normalità: famiglie, infrastrutture e imprese. Il danno che abbiamo subito non potrà essere affrontato dalle casse comunali, così come in tutti gli altri territori colpiti, e questo è ben chiaro tanto alla Regione quanto al Governo. Siamo in attesa di conoscere le risorse che ci saranno destinate per poi capire come strutturare l'elargizione dei risarcimenti, per questo si chiede una legge speciale e procedure rapide per iniziare con la ricostruzione».
Il territorio di Conselice ha avuto una superficie allagata di circa 1800 ettari, circa 100 case, 5 aziende e 25 aziende agricole, oltre a subire una interruzione del servizio idrico su tutto il territorio per 8 ore. Il bilancio è comunque ancora provvisorio e ha coinvolto realtà produttive molto grandi, soprattutto in ambito agricolo, ma anche industriale.
L’emergenza, come evidenziato dalla Protezione civile, «non era in alcun modo evitabile, per l’incredibile quantità d’acqua che si è riversata sul territorio in poche ore, ed è solo grazie al pronto intervento di tutta la macchina dei soccorsi si sono potuti evitare danni peggiori».
Cittadini e imprese sono invitati a fotografare e documentare in ogni modo possibile i danni subiti prima della loro riparazione, in vista di futuri rimborsi: non appena saranno disponibili risarcimenti, sarà data ampia comunicazione sulla procedura da seguire per accedervi.