Cesena, prende forma il bosco urbano, 6mila piante fra via Macchiavelli e statale 9
Il bosco urbano prende vita a Cesena. Dopo la cantierizzazione dell’area da forestare, di un’estensione complessiva di 3 ettari e mezzo (35 mila metri quadri), ad opera della Ditta Claff Ambiente Soc. Coop Agricola di Galeata, martedì 31 gennaio sono state avviate le operazioni di piantagione delle piantine forestali assegnate a Cesena attraverso il bando regionale “Mettiamo radici per il futuro”, circa 5.900, di cui 183 arboree e le altre arbustive, e proseguiranno gradualmente con la messa a dimora di 150 alberi di maggiori dimensioni (ciliegi, querce, frassini). Sono questi i numeri che definiscono il progetto del primo bosco peri-urbano della città, polmone verde che sorge nell’area compresa tra la SS9 e Via Niccolò Machiavelli. Le piantine sono tutte protette dal disco pacciamante biodegradabile al 100% che impedisce la crescita di erbacce e trattiene l’umidità.
“Valorizzare il verde cittadino e creare nuovi contesti naturali che facciano bene al tessuto urbano – commenta l’Assessora alla Sostenibilità Ambientale Francesca Lucchi – vuol dire innanzitutto attivare meccanismi di rimozione di biossido di carbonio (CO2) dall’atmosfera. Questo progetto di imboschimento avviato alle porte della città e in prossimità del letto del fiume Savio si inserisce tra le azioni che nel corso degli anni abbiamo promosso e sviluppato sul verde urbano per la lotta ai cambiamenti climatici e il miglioramento della gestione del verde, in ottica di sostenibilità, innovazione e partecipazione. Fondamentale in questo senso è stato il confronto aperto con la città i Quartieri, le associazioni che operano sul fronte ambientale e le scuole. La vegetazione urbana e periurbana – prosegue l’Assessora – è una risorsa essenziale non solo per il miglioramento della qualità della vita nei centri abitati, ma anche per la stessa sostenibilità dei sistemi urbani e per il ruolo che essa può esercitare nel mantenimento ed incremento della biodiversità negli ambienti antropizzati. Guardare alla Cesena del futuro dunque significa prestare particolare importanza alle politiche ambientali e paesaggistiche fondamentali per garantire maggiore equilibrio e salute al territorio”.
Come definito dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione Emilia-Romagna, promotrice dell’iniziativa “Mettiamo radici per il futuro”, boschi e alberi di città e altri spazi verdi come parchi e prati, contribuiscono in modo significativo al miglioramento della qualità di vita negli spazi urbani regolando la temperatura, fungendo da filtro contro gli inquinanti atmosferici e immagazzinando Co2 e acqua piovana. Inoltre, favoriscono la biodiversità vegetale e costituiscono spazi vitali importanti per la fauna.
Il “bosco urbano”, pensato con la finalità di migliorare il micro-clima urbano contro le ondate di calore e aumentare la biodiversità e realizzato nella grande piana verde lungo la strada che unisce Cesena a Martorano, rientra in “Adriadapt”, il progetto europeo finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia che coinvolge l’Unione dei Comuni Valle del Savio in una serie di azioni per migliorare la capacità delle zone urbane di rispondere all’effetto dei cambiamenti climatici a livello locale e implementare la resilienza del territorio. Il bosco è stato progettato dallo Studio Bellesi Giuntoli di Firenze con il supporto scientifico dell’Università di Firenze, e vuole coniugare recupero ambientale e paesaggio con l’approccio del KM verde. L’intera area infatti ridurrà la diffusione degli inquinanti atmosferici (gas e particolato) che derivano dal traffico automobilistico, migliorando la qualità dell’aria. Inoltre, rappresenterà un filtro per le acque, un sito di nidificazione per gli uccelli, una isola di “aria fresca” nelle calde notti di agosto che migliorerà il comfort urbano.