Birgul Goker - «Nati per Leggere», il progetto di promozione alla lettura rivolto ai bambini, è stato avviato nel 1999 dalle associazioni professionali di bibliotecari (Associazione italiana biblioteche) e pediatri (Associazione culturale pediatri). Il progetto ha come finalità la promozione della pratica della lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra sei mesi e cinque anni, nel convincimento che tale pratica contribuisca a promuovere l’agio e il miglioramento della qualità della vita del bambino e delle famiglie. La biblioteca comunale «Luigi dal Pane» di Castel Bolognese aderisce a questo progetto nazionale dal 2001. Ne parliamo con il bibliotecario Pier Paolo Sangiorgi.
La vostra biblioteca è tra le prime ad aderire a Nati per Leggere?
«Questo progetto di leggere ai bambini nasce in America e poi arriva in Italia. E anche per merito della provincia di Ravenna che cercò di coinvolgere tutte le biblioteche della zona. Noi abbiamo aderito con grande entusiasmo 20 anni fa a questa sollecitazione. Quindi siamo dei precursori, perché noi facevamo le attività simili con i bambini come le gare di letture con le quinte, le visite guidate per i bambini, le piccole mostre di fossili abbinandole con i libri. Questo progetto se non erro è il primo nato nel comprensorio faentino.»
Perché leggere ai bambini fin da piccoli?
«Molti genitori hanno l’idea che il bambino legga solo quando va a scuola. Questo progetto invece vuole fare in modo che i genitori comincino a leggere ai bambini già in età prescolare. Anzi, adesso è sempre di più convinzione diffusa che si debba leggere anche quando sono ancora nella pancia della mamma, così come far ascoltare loro la musica, perché sentono le vibrazioni. Il libro deve essere un momento ludico. Se si comincia ad avere un rapporto con il libro in modo gioioso in età prescolare questo diventa uno strumento di gioco come qualsiasi altra cosa».
Quindi i bambini con la lettura acquisiscono tante abilità?
«Stimolare i bambini alla lettura è fondamentale. Trasmettere ai bambini la curiosità per i libri e abituarli a leggere fin da piccoli ha risvolti importanti per lo sviluppo della personalità dell’adulto che verrà, sul piano relazionale, emotivo, cognitivo, linguistico, sociale e culturale. Un bambino a cui i genitori leggono i libri fin da piccolo avrà un tasso di scolarizzazione più alto, condizioni sociali migliori e vivrà uno sviluppo emotivo e relazioni più serene. Ma soprattutto, un adulto che legge a un bambino compie un duplice atto d’amore. Da un lato avvicina il bambino alla lettura, dall’altro gli dedica tempo e attenzioni. La lettura può diventare uno straordinario mezzo di comunicazione tra adulti e bambini».
Organizzate anche letture animate rivolte ai bambini?
«Inizialmente facevamo due letture animate al mese, arriviamo adesso a una lettura al mese. Perché le forze sono venute meno in questi 20 anni anche se abbiamo portato dentro persone nuove. Questo è un progetto che coinvolge soggetti che sembrano non aver nulla a che fare con la lettura: coinvolge per esempio i pediatri, per cui a Castello la dott.ssa Polli aiuta i genitori a comprendere l’importanza della lettura ad alta voce nell’ambiente famigliare. Durante la visita ambulatoriale dona ai genitori un kit preparato dalla nostra biblioteca contenente una presentazione dell’iniziativa, vari libri e tante altre informazioni utili. Poi facciamo due laboratori regolarmente a Natale e a Pasqua e tante altre attività».