Casola, il vicesindaco Nati: «A otto anni dalla frana, il campo sportivo sarà pronto entro maggio 2024»
Riccardo Isola - «Anche se questa altalenante ondata di maltempo ci sta rallentando, i lavori per la conclusione del nuovo campo sportivo stanno proseguendo. Secondo il cronoprogramma che ci siamo dati e che le ditte sembra stiano confermando non si dovrebbe avere grandi e ulteriori slittamenti in avanti . La previsione è di riuscire a inaugurare il tutto entro la fine di questo mandato. Questo è quanto ci proponiamo di fare e stiamo comunque lavorando, anche se il post alluvione non sta certo aiutando, per riuscire ad arrivare a questo risultato». Questo è il commento del vice sindaco Maurizio Nati sullo stato di avanzamento del cantiere per la costruzione in zona Furina del nuovo impianto sportivo casolano a seguito del crollo avvenuto nel febbraio del 2015. In questi giorni sono in atto i lavori di livellamento del futuro campo da calcio, la conclusione dell’impianto di irrigazione e successivo drenaggio, ed entro il mese di novembre è prevista la semina dell’erba. Parallelamente proseguono gli interventi di realizzazione degli impianti idraulici nel locale degli spogliatoi. «Adesso i professionisti stanno intervenendo - spiega Nati - nella realizzazione degli ultimi cablaggi interni per poi passare, entro questa settimana, alla realizzazione dell’impianto di riscaldamento a pavimento. Terminati questi entreranno nella palazzina gli elettricisti. Entro dicembre quindi la palazzina dedicata agli spogliatoi, all’area di servizio della società sportiva, all’infermeria e tutti i locali tecnici. Sempre in tema di impianto elettrico rimane però aperta la questione dell’illuminazione. «Ci servono risorse che oggi non abbiano. Stando al progetto - sottolinea l’assessore - la realizzazione delle quattro torri faro e dell’impianto di collegamento ci costa oggi dai 130 ai 150mila euro. Non li abbiamo, ma abbiamo partecipato a un bando regionale per ottenere un finanziamento ma non sappiamo se riusciamo ad ottenere le risorse. Il problema c’è, e ci stiamo lavorando - rimarca - ma non demordiamo». Dopo questi interventi gli step dovrebbero portare ad avere la struttura pronto entro aprile/maggio. In definitiva nati rimarca «fino a oggi l’impegno, la costanza e la volontà di tornare a dare a Casola, ai giovani una possibilità di poter fare sport, divertendosi, socializzando e rimanendo in loco, c’è stata ed è ancora assolutamente prioritario. Non possiamo nascondere, ed è sotto gli occhi di tutti, come oggi realtà piccole come la nostra vedano le difficoltà esplodere esponenzialmente rispetto a territori e comunità più grandi e più strutturate. Un esempio è l’aumento del costo delle materie prime. Su un progetto da circa l’aumento per la realizzazione del campo sportivo casolano si attesterà, alla fine sui 150/200 mila euro in più. Risorse che sono da trovare in tempi rapidi perchè le aziende, giustamente, vogliono e devono essere pagate».
Le caratteristiche dell’impianto e il cronoprogramma dal 2015 a oggi
L’impianto sportivo si estende su quasi due ettari e oltre al campo da calcio prevede una tribuna scoperta con 96 posti, un edificio con spogliatoi, bagni e vani di servizio, un campetto per allenamenti dotato di tappeto verde artificiale e infine un parcheggio per una cinquantina di macchine. Il tutto doveva avere un costo di 917mila euro più Iva, in parte coperti dal Ministero dello Sport attraverso il Coni e in parte dalla Regione perché il campo sportivo fungerà anche da area di ammassamento in casi di emergenza come richiesto dalla Protezione Civile. Chiaramente i costi sono aumentati nel corso di questi anni (vedi articolo). Ad aggiudicarsi l’appalto è stata la Icores di Portici di Napoli nel 2021. Tra le caratteristiche e le peculiarità del progetto c’è un’attenzione anche al risparmio energetico complessivo. Riscaldamento dell’edificio a pavimento e con pannelli fotovoltaici per lo stabile degli spogliatoi e sede dell’associazione sportiva, riciclaggio dell’acqua dalle caditoie per annaffiare il campo sportivo stesso, uso nel parcheggio dei «cubetti autobloccanti» che lasciano l’erba fra gli elementi e piantumazione finale di essenze arboree autoctone e di lavanda per mimetizzare il tutto. Quest’ultima soluzione crea così un filo diretto con un’altra importante struttura posizionata poco lontano, il Giardino delle Erbe. Il parcheggio, infatti, verrà utilizzato anche dai visitatori del Giardino Officinale, finora sprovvisto di tale servizio. Dopo quel fatidico 25 febbraio 2015 quando il campo sportivo «Enea Nannini» scivolò per diverse decine di metri nel letto del torrente Senio sottostante di tempo ne è passato. Oggi siamo quasi alla realizzazione del nuovo sostituto che non arriverà prima del 2024. Quasi dieci anni in cui si sono susseguiti diversi step che hanno permesso di arrivare a questo importante, anche se ancora futuro, risultato. Il vero e proprio momento di svolta arriva nel 2017 quando al Comune di Casola, guidata allora dal sindaco Nicola Iseppi, arriva una lettera ufficiale firmata dal ministro dello Sport Luca Lotti in cui si metteva a disposizione lo stanziamento di 1 milione di euro per la ricostruzione del campo sportivo del paese. Risorse che si sono andate ad aggiungere al finanziamento di 300mila euro arrivate dalla Regione mesi prima. Nel 2019 circa arriva il progetto definitivo e nel 2020 partono gli espropri. Nel 2021 i lavori sono cantierati e iniziano seppur intervallati e stoppati a causa di diverse cause.