Calcio D, domenica il derby Forlì-Ravenna: le due schiacciasassi si giocano una bella fetta di promozione in C

Sulla cartina sono divise da 22 chilometri, ma in classifica sono ancora più vicine, visto che i punti di distacco sono appena due. Domenica al Morgagni, in uno stadio strapieno, Forlì e Ravenna si giocheranno una bella fetta di stagione in un derby atteso ormai da tanti mesi e che metterà di fronte due squadre che, nel 2025, hanno conquistato rispettivamente 27 e 26 punti sui 30 disponibili. I biancorossi hanno sempre vinto tranne una volta, quando a metà gennaio sono stati sorpresi in casa dallo Zenith Prato, mentre i giallorossi sono rimasti imbattuti, ma hanno pareggiato due gare contro Tuttocuoio e Piacenza. Dopo una partenza al rallentatore, le due «cugine» hanno cominciato a macinare gioco e punti e soprattutto vittorie e, nel girone di ritorno, hanno fatto il vuoto in classifica. Lo snodo del Morgagni sarà determinante e potrà indirizzare l’ultimo mese di campionato. Di sicuro, alla palla al centro della sfida, c’è una certezza: sia il Forlì che il Ravenna sono ancora padroni del proprio destino. Se una delle due squadre riuscirà a fare filotto, vincendo le ultime 7 partite, festeggerà la promozione in C indipendentemente dai risultati della rivale.
QUASI PERFETTI
I numeri del Forlì sono impressionanti. Dalla gara contro il Sasso Marconi, disputata dopo il derby di andata del Benelli, gli uomini di Miramari hanno tenuto questo score: 15 vittorie in 16 giornate per un totale di 45 punti grazie a 39 gol realizzati e 7 gol incassati. Da Ravenna al... Ravenna, insomma, il Forlì è letteralmente esploso e non si è praticamente mai fermato, viaggiando alla media di 2.43 gol a partita e incassando gol solo in una sfida del girone di ritorno, quella persa contro lo Zenith (2-3). Prima e dopo quella partita, infatti, il Forlì è stato protagonista di due serie di vittorie da record. Ben 8 successi di fila a cavallo della pausa e 7 successi consecutivi (dopo lo scivolone contro i toscani) nelle ultime 7 giornate, caratterizzate da un dato ancora più clamoroso: gli 0 gol incassati dal portiere Martelli, imbattuto da 633 minuti. E’ vero che nelle ultime settimane il Forlì ha rallentato la propria produzione offensiva prima del 4-0 di Prato, ma a fare la differenza è stato soprattutto il comportamento della difesa, che oggi è la meno battuta del campionato assieme a quella del Ravenna con 15 gol incassati. Le 58 reti realizzate dal Forlì, invece, rappresentano un record per la D: nessuno è riuscito a fare meglio di Petrelli e compagni. Il baby talento cesenate, passato da Juventus e Genoa e sceso in D a stagione in corso, ha già realizzato 11 reti, ma a fare la differenza è la cooperativa del gol, visto che nella squadra di Miramari segnano tutti.
CERCASI DOPPIETTA
Il Ravenna si presenterà al Morgagni nel proprio momento migliore, corroborato dallo storico successo della scorsa settimana in Coppa Italia, che ha permesso a capitan Rrapaj (ex di turno) di alzare il primo trofeo della storia giallorossa. Ma i ragazzi di Marchionni non si vogliono fermare qui. Un successo a Forlì permetterebbe al Ravenna di operare il sorpasso e di spostare l’inerzia verso la città bizantina, ma la cosa più importante sarà un’altra: evitare una sconfitta, che permetterebbe ai biancorossi di salire a +5 e di prenotare la vittoria del campionato. Venendo ai numeri, la squadra di Marchionni segna meno (49) e subisce gli stessi gol (15), ma ha una striscia di imbattibilità più lunga: il cammino della squadra giallorossa, con l’ex ala di Juve e Parma, non ha ancora conosciuto la parola sconfitta. Da quando Marchionni ha sostituito Antonioli (con lui l’ultimo ko, datato 6 ottobre), il Ravenna ha conquistato 42 punti con 13 vittorie e 3 pareggi, realizzando 28 gol e subendo 7 reti, le stesse del Forlì. I giallorossi sanno come si battono i Galletti: all’andata il derby terminò 2-0 con reti di Manuzzi e Rrapaj.