Basket B Nazionale, i Raggisolaris Faenza e una storia che dopo due anni si ripete
Valerio Roila
La storia si ripete, due anni dopo. Con un comunicato di poche righe, i Raggisolaris Faenza hanno messo la parola fine all’epoca Garelli. Stessa sorte era toccata nel dicembre 2021 ad Alberto Serra, esonero che fece scalpore soprattutto perché era il primo mai operato dal sodalizio manfredo. La motivazione è identica, ora come allora: scarsi risultati rispetto alle aspettative. Serra pagò un avvio deludente di campionato, pur avendo legato il suo nome al primo trofeo nazionale societario, quella Supercoppa vinta appena tre mesi prima, che non gli garantì però un credito abbastanza lungo e forse fu pure una sorta di condanna per aver innalzato il mirino sugli obiettivi stagionali. La squadra era piombata in zona play-out, con 5 vinte e 7 perse, l’ultima delle quali, la trasferta di Senigallia, persa al fotofinish. Gigi Garelli, che ne prese il posto, raddrizzò la situazione, si rese protagonista di un finale di stagione clamoroso, con il settimo posto agguantato, lo sgambetto a Ruvo di Puglia con il fattore campo avverso e la semifinale lasciata alla poi promossa Rbr Rimini solo dopo aver lottato lanciando la stampella alla «Enrico Toti», in piena emergenza a causa degli infortuni maturati in corso d’opera. La scorsa annata ne fu naturale prosecuzione, una cavalcata da record (23 vinte su 28, secondo posto in stagione regolare), con l’ingiusto accoppiamento con Rieti, invece dell’incrocio dei gironi come disposto dalla Lnp negli anni precedenti, a penalizzarne il cammino nei playoff, arrivato fino alla finale del tabellone. In questa stagione, dopo un buon avvio in Supercoppa, qualcosa si è incrinato e la contingenza negativa ha consigliato alla dirigenza l’intervento dopo dieci giornate, con un bilancio in pareggio nonostante le ambizioni di promozione, e soprattutto gli scontri diretti con le big sempre persi, oltre ad una sensazione di spirale inerziale negativa nell’atteggiamento e nella fiducia della squadra. L’uscita di scena del tecnico di Bazzano ha suscitato però più sorpresa di quella di Serra, il quale era un giovane tecnico alla prima vera prova da allenatore capo in una squadra di livello, mentre Garelli aveva dalla sua parte uno status ed un trascorso di lungo corso, che ne accresceva il credito per poter provare a riposizionare i tasselli al posto giusto. Anche perché, in pratica, non aveva avuto ancora a disposizione il giocatore più importante della campagna acquisti estiva, quel Tomasini fermato da un problema al ginocchio ed ormai prossimo al rientro. Il clima in seno alla squadra però ha parlato a suo sfavore, in società ha prevalso la linea interventista, e come sempre l’unico a pagare è l’allenatore. Garelli lascia dunque Faenza con un bilancio generale di 48 partite vinte e 23 perse, pari al 67% (Serra chiuse a 21 su 39 partite, ovvero il 54%), ed il suo posto sarà occupato da Alessandro Lotesoriere. Nativo di Monopoli (Bari), classe 1986, il nuovo coach dei Blacks ha allenato a Mola (dove conquistò la promozione in B), per poi fare da assistente ad Antimo Martino a Ravenna, Fortitudo Bologna e Reggio Emilia. Nel 2021 torna a Ravenna per diventarne capo allenatore in A2, il primo anno con risultati strepitosi (terzo posto nel girone e cammino playoff interrotto solo in semifinale), il secondo, in ristrettezze economiche societarie, senza riuscire ad evitare la retrocessione in B. Al suo fianco resteranno i confermati assistenti Pio e Monteventi.