Basket B Nazionale, i Blacks Faenza alla scoperta di «Musta» Ndiaye: ecco un’arma in più per affrontare il tour de force

Valerio Roila
La quiete prima della tempesta. Smaltito il primo scossone di fine gennaio, con il trittico settimanale che fortunatamente per i Blacks prevedeva il minimo viaggio di Imola e due partite interne, quindi meno dispendio a livello di energie e di tempo, ed incamerate due vittorie ottenute in emergenza per l’infortunio non smaltito di Poletti ma scoprendo le doti del giovane «Musta» Ndiaye, il calendario lascia ora un minimo di respiro, ma già si scorge all’orizzonte il ritorno sulle montagne russe. Domenica, infatti, a conclusione di una settimana che torna di routine, per i neroverdi ci sarà ancora l’abbraccio del Pala Cattani, all’interno di una serie di ben sei impegni interni su otto in programma nel fortino di Piazzale Tambini in poco più di un mese, per ricevere il non irresistibile Saronno, in lotta per la salvezza e reduce da ben sette sconfitte nelle ultime otto giornate. Già dall’appuntamento successivo si affronterà una «manita» di partite, snocciolandone cinque nel giro di quindici giorni, a partire dalla visita alla capolista Legnano, vista maramaldeggiare al Cattani appena un mese fa, per distorto effetto del calendario asimmetrico, e dalla sfida diretta playoff con Omegna, scontri nodali che potranno ridisegnare i contorni della classifica e dei destini della regular season. Bisognerà dunque farsi trovare pronti, e magari in salute, anche se l’infermeria resta visitata da Mitch Poletti, il cui guaio alla caviglia continua a tormentare le giornate: c’è bisogno di pazienza e terapia per poter smaltire l’infortunio, nel frattempo i Blacks stringono i denti e coccolano il prodotto del vivaio della loro Academy, Moustapha Ndiaye. Nato a Dakar, capitale del Senegal, il 30 dicembre 2006, dotato di fisicità e dinamismo esplosivo, Ndiaye è un centro di 205 centimetri che ha imparato i rudimenti della pallacanestro in maglia Juvi Pontedera, con cui ha giocato in C Silver e nella Under 17 che raggiunse le finali interregionali, e da cui il sodalizio manfredo l’ha prelevato nell’estate del 2023. Con la Raggisolaris Academy ha giocato nella scorsa stagione nella Under 19 Gold che ha raggiunto la finale nazionale per lo scudetto e nella Divisione Regionale 1 (ex Serie D), facendo esordio in prima squadra nel match interno con Taranto, nel gennaio 2024, mettendo a segno due liberi. In questa stagione, oltre a confermarsi in Divisione Regionale 1 ed a fare un ulteriore step nelle giovanili con il massimo campionato Under 19, quello d’Eccellenza, dove fattura 11.2 punti medi, in Serie B, dopo qualche breve passaggio sul parquet, viene lanciato in quintetto da coach Garelli quando Poletti è costretto allo stop. A Treviglio non riesce ad emergere, ma già con Desio esalta il pubblico di casa, prendendo fiducia strada facendo con rimbalzi offensivi ribaditi a canestro, schiacciate ed intimidazione difensiva. Tre giorni dopo, nel derby del PalaRuggi con la Virtus, contribuisce al successo ritoccando ancora il career high di punti (8). Domenica scorsa, con Capo d’Orlando, concede un replay di produttività (8 punti e 6 rimbalzi), anche se negli ultimi 15 minuti Garelli preferisce andare con il quintetto più esperto e non lo ripropone sul parquet. Scampoli, certo: ancora poco per dire se diventerà un giocatore di livello nazionale, per cui serve ancora tanto lavoro sui fondamentali e sulla comprensione del gioco, resta però l’impressione che i Blacks, sotto canestro, potranno allargare la rotazione anche quando Poletti sarà tornato.