Basket A2, la salvezza diretta non è impossibile: OraSì Ravenna, il piano per la grande impresa
Riccardo Sabadini
La vittoria in rimonta sul parquet di Ferrara, la seconda consecutiva in trasferta dopo quella di Nardò, apre scenari fino a qualche settimana fa impensabili per l’OraSì Ravenna: se i giallorossi sembravano tassativamente destinati a decidere le sorti di questa stagione nella lotteria dei playout, dopo questi due colpi lontani da casa hanno ripreso una importante boccata d’ossigeno che fa ben sperare i tifosi, giunti in 150 alla Bondi Arena per sostenere Musso e compagni. Il sogno è quel nono posto attualmente occupato proprio dalla Tassi Group Ferrara e che dista solamente 4 punti. Obiettivo raggiungibile? Difficile, ma non impossibile per una squadra che ha cambiato pelle, dimostrando quel carattere che le ha consentito di recuperare 13 punti di distacco a Ferrara e di reagire al sorpasso di Nardò dopo 35 minuti in controllo. Le variabili in gioco sono tante, proviamo a fare le carte a queste 7 partite che mancano al termine della regular season per capire dove i giallorossi possono trovare i punti necessari per una salvezza diretta che avrebbe qualcosa di miracoloso.
LE GARE CHIAVE
Sono tre: il match in casa con Chiusi del 12 febbraio e le trasferte del 5 marzo a Mantova e del 26 marzo a San Severo. Questi sono veri e propri spareggi per i giallorossi, che devono provare a pareggiare i conti con i toscani e i virgiliani e a bissare il netto successo dell’andata con i pugliesi. Questi punti sono fondamentali in ottica fase ad orologio perché le squadre sopra indicate potrebbero essere nel novero delle partecipanti del girone «della morte» e perché potrebbero consentire un sorpasso in classifica verso il tanto agognato nono posto.
VIAGGI (QUASI) IMPOSSIBILI
Oltre a quelle tre gare, ci sono due trasferte che somigliano ad un Everest per Ravenna e sono quelle sui campi di Cento (domenica) e Udine. Due gare che all’andata gli uomini di Lotesoriere hanno disputato quasi alla pari con i rivali uscendo sconfitti solamente in volata nel finale, quattro punti lasciati sul campo che potrebbero pesare nella corsa alla salvezza diretta (ad esempio Ferrara ha vinto sulla sirena sia con Cento che con la Fortitudo). In virtù del buono stato di forma dei romagnoli, però, sognare non è vietato. Anzi, un colpaccio di questo tipo alimenterebbe oltre modo le speranze ed i sogni del raggiungimento del sognato obiettivo.
CASA DOLCE CASA
Restano infine due partite in casa da provare a vincere per diversi motivi: in primis perché sono derby, contro la Rinascita Basket Rimini che nelle ultime settimane si è tirata definitivamente fuori, salvo imprevisti clamorosi, dalle zone calde della classifica approdando invece nella tranquilla zona playoff, e contro l’altalenante Fortitudo Bologna che lontano dal PalaDozza fino a questo momento ha stentato non poco ma che resta sempre squadra di grande talento e difficile da affrontare.
LE RIVALI
Salvo sorprese a giocarsi le ultime cinque piazze saranno otto squadre: Nardò e Ferrara partono da quota 16 ma sono le squadre più in calo con i pugliesi al palo da cinque giornate e gli estensi che hanno vinto solamente a Chieti. A quota 14 ci sono Chiusi e Mantova, entrambe 2-3 nelle ultime cinque: da qui alla fine entrambe avranno quattro partite in casa e tre fuori, con diversi scontri diretti che si riveleranno decisivi. Detto di Ravenna, restano la Cestistica San Severo (tornata alla vittoria dopo sei stop, ma che ha un calendario difficile, dovendo affrontare le tre capolista) ed il fanalino di coda Chieti, fermo a 8 punti, per cui l’impresa pare ardua perché, oltre ad essere attardato, deve ricevere Pistoia, Cento, Udine e Bologna. Sognare è lecito anche se l’imperativo è mantenere i piedi per terra: per l’OraSì servirà in primis vincere gli scontri diretti, ma per centrare il nono posto occorrerà magari fare anche un qualche colpaccio in un’altra gara e sperare nelle combinazioni dagli altri campi. Ma con questo spirito e queste facce non è impossibile.