Alluvione, Planet Kart, Fiera, Round table: dove arrivano i beni di prima necessità
L'acqua si è ormai ritirata in quasi tutta la Romagna, ma l’estate pare
non voler iniziare e l’emergenza
è tutt’altro che nita. Al 4 giugno
scorso erano ancora oltre 800 le
persone accolte nelle strutture della
protezione civile e negli alberghi,
senza contare gli sfollati che sono
ancora ospiti di parenti ed amici.
Per questo il lavoro dei centri raccolta
beni di prima necessità, dislocati
in tutta la Romagna è di fondamentale
importanza.
CONSELICE
«Con l’alluvione dei primi di maggio
c’eravamo già attivati, ma ci
siamo strutturati meglio con la
seconda». Ra aele Alberoni è assessore
con delega allo sport e alla
scuola del comune di Conselice e, in
questa delicata fase dell’emergenza
post alluvione sta coordinando il
lavoro del centro raccolta allestito
al Planet Kart. «Quando i servizi in
tv hanno iniziato a mostrare le immagini
dell’alluvione in Romagna
e, nella nostra città in particolare,
il cuore degli italiani è letteralmente
esploso: siamo stati sommersi da
donazioni da tutta la nazione e ho
preso in carico l’hub scegliendo di
allestirlo al Planet Kart per diversi
motivi. E’ posizionato a 9 metri
sopra il livello del mare contro i 5
metri di Conselice, logisticamente
è comodo da raggiungere e ci ha
consentito di sgravare il centro città
dal tra co. Ad oggi abbiamo ricevuto
circa 500 bancali di materiale
che va suddiviso per prodotti. Come
magazzino utilizziamo gli spazi che
ci sono stati messi a disposizione da
diverse aziende qui vicino. I cittadini
possono passare al Planet Kart a
ritirare ciò di cui hanno bisogno e
dal 5 giugno abbiamo anche attivato
la consegna porta a porta: diamo
4 o 5 pacchi, uno di vestiario, uno
di alimentari, uno di prodotti per
la pulizia e così via e stiamo raccogliendo
le richieste di beni più durevoli
quali mobili ed elettrodomestici
che verranno distribuiti nella seconda
fase dell’emergenza. Tramite
l’u cio sociale stiamo facendo le
valutazioni delle diverse situazioni
familiari per assegnare i beni durevoli
». Quella di Alberoni è una s da
personale come lui stesso sottolinea
spiegando di voler vuotare l’hub distribuendo
tutto ciò che è arrivato
e che non ha alcuna bandiera politica.
«Sono assessore e rappresento
l’Amministrazione, ma quando si
va a casa delle persone lo si fa come
comunità unita nella gestione dell’emergenza
». Anche la Fortitudo pallacanestro
Bologna 103 in sinergia
con l’associazione Fortitudo per il
sociale ha voluto dare una mano
portando al Planet Kart, lo scorso
31 maggio, una notevole quantità di
beni da mettere a disposizione della
popolazione colpita dall’alluvione.
Si tratta di un primo carico di aiuti
che contiene 2 generatori di corrente
da 3.500 watt, 20 idropulitrici
professionali, 8 pompe sommerse,
12 torce, guanti, 30 stivali in gomma,
6 tute waders, 10 kg di integratori
di sali minerali, 25 sovrapantaloni,
tubi e altro materiale idraulico,
teli e sacchi di plastica e confezioni
di olio per i generatori. «Ancora
una volta lo sport unisce, portando i
suoi valori ben oltre i campi da gioco-
ha commentato Alberoni».
FORNACE ZARATTINI
Lo scorso 3 giugno ha inaugurato
in via del Manzoni 10 a Fornace Zarattini
il nuovo centro raccolta beni
di prima necessità che ha sostituito
l’hub che l’Amministrazione comunale
aveva allestito nei locali della
Polisportiva. Questo centro è gestito
dai volontari del Comitato cittadino
di Fornace, i primi ad attivarsi con
i sommozzatori della polizia quando
l’acqua ha iniziato ad invadere le
case di Fornace e la macchina dell’emergenza
non era ancora in loco,
impegnata in altre zone. «Con il secondo
carico di aiuti, un camion da
Matera con 10 quintali di prodotti,
abbiamo aperto il centro ritenendo
fosse opportuno dare continuità a
quello aperto in fase d’emergenza
dal Comune poi chiuso- ha spiegato
il presidente del comitato cittadino,
Yuri Ghetti. L’ex vicesindaco Giannantonio
Mingozzi ha fatto da tramite
tra noi e le diverse sezioni del
Lions Club dislocate in Italia che
hanno prontamente risposto alla
richiesta di aiuto della Romagna .
Sono arrivati tantissimi prodotti
per la pulizia, ma anche alimentari
a lunga conservazione e vestiario
raccolti in 20 aziende materane che
i cittadini potranno venire a ritirare
tutti i giorni dalle 19 alle 21. Nel
capannone che potremmo sfruttare
per un paio di mesi come magazzino
per tutti i prodotti che arriveranno
anche nei prossimi giorni stiamo
raccogliendo anche mobilio ed
elettrodomestici che cominceremo
a distribuire più avanti quando sarà
terminato il lavoro di pulizia delle
abitazioni. La precedenza verrà data
alle famiglie numerose e agli anziani
che hanno avuto il piano terra danneggiato:
faremo una sorta di piccolo
censimento della popolazione e
faremo rmare un’autodichiarazione
a nostra tutela. Siamo, inoltre, a
disposizione per aiutare i cittadini
nel disbrigo delle pratiche burocratiche
per chiedere i rimborsi previsti
dal Governo».
FAENZA
E’ stato allestito in zona Fiera per
risultare facilmente raggiungibile
ai camion con gli aiuti in arrivo
da tutt’Italia ed avere gli spazi idonei
ad ospitare un via vai continuo
di persone, tra i circa 150 volontari
presenti ogni giorno che i cittadini
colpiti dall’alluvione. «Emergency
si è attivata dopo 48 ore dall’evento
del 16 maggio dando la disponibilità
al Comune di Faenza che ci ha
chiesto supporto nella gestione logistica
per la distribuzione di generi
alimentari a lunga conservazione e
materiale per lo sgombero»- ha spiegato
Arianna Cappelli, da 4 anni in
Emergency e attualmente responsabile
dell’hub manfredo. Diviso in
tre zone, lo spazio per le donazioni
pronte, il magazzino per il materiale
in arrivo da sistemare e lo spazio
tecnico vede volontari sempre al
lavoro da chi sposta scatoloni a chi
accompagna le persone che hanno
bisogno di ritirare qualcosa a chi
gestisce la la. Attivi dalle 8 alle
18 ricevono tra i 500 e i 700 nuclei
familiari al giorno ed ogni bene -
ciario di solito ritira tra i 30 e i 40
pezzi tra parte alimentare, igiene
casa ed igiene persona. «Siamo
qui dal 21 maggio e dal 24 abbiamo
attivato anche la distribuzione
porta a porta che facciamo ogni
giorno con una decina di furgoni-
ha spiegato Cappelli- Siamo
noi ad attivare le richieste di beni a
Comuni o aziende private in base
alle esigenze che registriamo ed
ogni giorno gestiamo tonnellate
di prodotti». Il usso delle persone
che si presentano all’hub di
Emergency è gestito dal Comune
che ha stabilito regole precise relative
al domicilio e alle zone della
città interessate dall’alluvione.
«Non tutti i cittadini, però, hanno
modo o semplicemente piacere
di venire all’hub quindi abbiamo
pensato alla distribuzione porta a
porta grazie alla quale registriamo
anche i diversi bisogni di tutti che
cerchiamo di soddisfare in tempi
brevi: c’è chi ha bisogno di volontari
per pulire, chi di abbigliamento,
chi di un’idropulitrice. Stiamo
uscendo dalla fase 1 dell’emergenza
per entrare nella 2, le pulizie non
sono ancora terminate eppure dal 4
giugno abbiamo registrato un calo
nella presenza di volontari cui, invece,
vogliamo rinnovare l’invito a
venirci ad aiutare». E’ ancora attivo,
in piazza del popolo un gazebo con
l’Infopoint dove i cittadini possono
segnalare le proprie necessità ed
essendo molto migliorata la viabilità
cittadina si sta valutando se
aprirne altri nelle periferie, in zone
strategiche con parcheggi facili da
raggiungere. Sia sul sito di Emergency
che su quello del Comune di
Faenza è possibile trovare l’elenco
delle cose al momento più richieste
e le modalità per donare. Da lunedì
5 giugno le tessere per l’accesso al
magazzino Emergency si ritirano
presso lo sportello polifunzionale
in piazza Rampi nei seguenti orari:
dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle
13; il giovedì dalle 14.45 alle 16.15;
sabato dalle 8.30 alle 12.30.
RAVENNA
Anche i soci della Round Table 11
Ravenna si sono attivati con una
chiamata alle varie sezioni nazionali
per raccogliere beni di prima
necessità da distribuire ai cittadini
colpiti dall’alluvione. «Round table
è un’associazione internazionale
di giovani professionisti che, tra le
altre cose, fa anche service per le
comunità locali. Un nostro socio di
Ravenna ci ha messo a disposizione
il magazzino della sua ditta Control
in Darsena ed abbiamo creato
un hub dove stanno con uendo
le diverse donazioni dall’Italia e
dall’estero- ha spiegato il past president
di Round table 11 Ravenna,
Andrea Sangiorgi-. Siamo riusciti a
raccogliere 20 mila pezzi tra pale,
guanti, idropulitrici, generatori e
stiamo svuotando il magazzino per
distribuire tutto a chi ha bisogno.
Abbiamo raccolto 500 chili di vestiario
quindi abbiamo interrotto
questa richiesta, ma anche pompe
idrauliche e generatori e ci stiamo
attivando anche con altre associazioni,
passaparola e parrocchie per
riuscire a distribuire tutto ai cittadini.
Intanto continuano ad arrivare
camion di aiuti dalle diverse
sezioni di Round table sparse per
l’Italia: in questi giorni aspettiamo
altro materiale sia da Caserta
che da Treviso». Tanti gli aiuti che
l’associazione ha avuto anche dalle
sezioni ubicate all’estero e molte
le richieste di ragazzi che vogliono
venire in Romagna a dare una
mano. I soci di Round table di Forlì
e Faenza sono andati più volte nel
magazzino in Darsena a Ravenna
a prendere materiale da distribuire
nelle loro zone, ma i cittadini colpiti
dall’alluvione possono contattare
direttamente la sezione di Ravenna
11 anche tramite Facebook e Instagram,
o tramite i Comitati cittadini
locali. «Abbiamo attivato anche
una raccolta fondi – ha concluso
Sangiorgi- e stiamo studiando in
questi giorni progetti concreti a favore
degli alluvionati che chi vorrà
potrà sostenere con una donazione
». (marianna carnoli)