Volley A2 donne, il ravennate Bendandi sulla panchina della Teodora: "Sognavo di tornare a casa"
Marco Ortolani
Colpo di scena in casa Olimpia Teodora: quando sembrava a buon punto la conferma di Nello Caliendo le cose sono rapidamente cambiate. Il nuovo allenatore della squadra di A2 sarà il 43enne ravennate Simone Bendandi, strappato alla panchina di Scandicci (semifinalista scudetto) dove faceva da vice a Carlo Parisi. Il blitz è stato condotto dal presidente Delorenzi e dal nuovo direttore tecnico Mauro Fresa, che conserverà anche la direzione del settore giovanile. Sabato ci sarà la presentazione ufficiale, in una breve pausa dell’attività della Nazionale, impegnata nel tradizionale torneo di Montreaux.
Bendandi è figlio d’arte (il padre Aldo è l’uomo-simbolo del volley ravennate degli anni Sessanta e Settanta ed è tuttora il suo primo consigliere) e vanta un lungo percorso come giocatore di serie A (è stato per anni secondo palleggiatore di Ravenna) e come beacher: «Ma come allenatore sta accadendo tutto in fretta - dice Simone poco prima di ripartire con la Nazionale - in pochi anni sono passato dall’Under 16 dell’Olimpia, alla B1, alla Nazionale e alla Champions League; ma questo è il mio esordio come capo allenatore ed avviene proprio nella mia città, dove è difficile essere profeti in patria e dove c’è un ambiente esigente, che ha vissuto la pallavolo femminile al top. Farò sicuramente degli errori, perché ho tanto da imparare, ma ce la metteremo tutta. L’occasione che mi viene data è meravigliosa».
Bendandi era a Cavalese con la Nazionale (del cui staff ha fatto parte in occasione dei recenti mondiali giapponesi, chiusi dalle azzurre al secondo posto e in cui rimarrà comunque con doppio incarico) quando è stato raggiunto dalla proposta ravennate. «Era un mio progetto rientrare a Ravenna, ma non pensavo che si sarebbe potuto concretizzare così presto».
Bendandi, Delorenzi e Fresa hanno subito pensato al mercato. Le conferme saranno pochissime, intorno al punto fermo costituito dal capitano Bacchi. Priorità al ringiovanimento (una possibilità per Torcolacci, mentre è difficile la conferma di Gioli) e al recupero di «forze ravennati» attualmente in altre squadre, anche se il primo sondaggio per riportare Sara Panetoni non ha avuto successo. Non sarà confermata Yaremis Mendaro. La strategia è orientata a scegliere un opposto italiano e un martello straniero:
«Non ci sarà un gran budget - commenta Fresa - per cui il primo anno sarà di stabilizzazione della squadra e della struttura societaria, cercando di mantenere la categoria. Poi dal secondo anno punteremo ad aumentare le ambizioni e gli obiettivi. Con una battuta potrei dire che contiamo di giocare il primo anno al Costa, il secondo al DeAndrè e il terzo… nel nuovo palasport».