Sparatoria a Lido di Classe, arrestati due malviventi. Uno è un sottufficiale dei carabinieri
Sono stati assicurati alla giustizia i due malviventi che, alle 7 del 10 novembre, avevano ingaggiato una collutazione con due carabinieri ed avevano estratto una pistola esplodendo un colpo. Le indagini del Roni (Reparto Operativo Nucleo Informatico), coordinate dal sostituto procuratore Monica Gargiulo hanno portato all'identificazione e al succesivo arresto per tentata rapina aggravata e porto illegale di armi di entrambi. Si tratta di un 55enne sottufficiale dei carabinieri ed un 45enne pregiudicato, entrambi romani. La mattina del 10 novembre i carabinieri hanno proceduto ad un controllo di tre uomini fermi su una Punto ed un'Alfa 147 a Lido di Classe in via Pergami. Il 55enne ha mostrato per un istante un tesserino, simile a quello in uso ai carabinieri, ma il maresciallo maggiore a capo dei caserma di Savio che procedeva al controllo, non fidandosi della veridicità del documento ha chiesto spiegazioni, quindi il malvivente ha estratto una pistola e ne è nata una collutazione. Il 55enne ha chiesto al complice di disarmare i militari poi è partito un colpo che fortunatamente non ha ferito nessuno, ma il maresciallo è stato spinto nel canale di scolo dove è caduto assieme all'arma risultata rubata ad un finanziere romano. I due sono scappati a bordo della Punto abbandonando l'Alfa 147, ma si sono impantanati e hanno proseguito la fuga per i campi facendo perdere le proprie tracce. Raccolti elementi di prova schiaccianti a loro carico si è proceduto all'arresto a Roma lo scorso 27 novembre. Entrambi sono stati riconosciuti in foto dai militari in servizio inoltre le indagini hanno appurato che i due romani si trovavano nella zona in cui è avvenuta la sparatoria la mattina del 10 novembre. I carabinieri di Ravenna, in sinergia coi colleghi della capitale hanno prelevato da casa il 55enne che è risultato essere un sottufficiale dei carabinieri di lunga esperienza e portato in carcere così come il 45enne, pregiudicato. Le indagini proseguono per identificare il terzo uomo presente e trovare eventuali connessioni con altri reati registrati in zona. I tre erano, verosimilmente, la staffetta, del furgone fermato dai carabinieri all'alba dello stesso giorno mentre procedeva sulla Romea verso Ravenna e trovato con 2,5 tonnelate di marijuana a bordo. I militari hanno subito bloccato l'autista, un 26enne di Torino e trovato in un bar poco distante, ancora coperti di fango dovuto alla fuga per i campi, gli altri tre complici: tre albanesi di 21, 26 e 48 anni.