Lugo, morti sospette in corsia. Assolta l'ex infermiera Daniela Poggiali. "Ringrazio questa corte giusta e illuminata"
Assoluzione piena perchè il fatto non sussiste. Dopo solo due ore di camera di consiglio la corte d'Appello di Bologna ha assolto Daniela Poggiali, condannata all'ergastolo l'11 marzo 2016 per l'omicidio della paziente Rosa Calderoni perchè il fatto non sussiste. La discussione in aula s'è conclusa alle 13,45 del 7 luglio e i giudici, prima di ritirarsi in camera di consiglio hanno chiesto a Daniela Poggiali, presente in aula, se volesse fare una dichiarazione. "Mi fido del vostro giudizio" sono le poche parole che ha pronunciato e, dopo appena due ore, alle 16 , la sentenza di assoluzione. In aula anche il fidanzato Luigi Conficconi, le sorelle e l'amica Marica, visibilmente commossi. La Poggiali è stata scortata nel carcere di Dozza dove è stata detenuta fino a stamattina per le pratiche di scarcerazione poi potrà tornare a casa a Giovecca di Lugo. La perizia medico legale richiesta dai giudici dell'appello per chiarire i dubbi sulla causa di morte della Calderoni non aveva rilevato una sola causa certa di morte naturale , ma aveva anche sottolineato come, visto il quadro clinico, qualunque causa esogena o indogena ne avrebbe potuto provocare il decesso. Inoltre, che il metodo utilizzato per calcolare il livello di potassio atteso a 56 ore dalla morte, metodo usatao da Franco Tagliaro, consulente dell'accusa, "non trova applicazione in letteratura". In buona sostanza manca la prova certa che la Poggiali abbia ucciso la paziente e da qui l'assoluzione. "Mi hanno dipinta per quello che non sono ed ora mi riprendo la mia vita. Il carcere è veramente brutto, soprattutto da innocente. Ringrazio i giudici di questa corte- giusti, intelligenti ed illuminati- al contrario di quel che avevamo trovato a Ravenna; giudici che hanno accolto la verità che stavamo gridando da anni. Bravissimi i miei avvocati che ringrazio, ma anche i consulenti". Queste le poche parole rilasciate ai microfoni di Sky dalla Poggiali, appena uscita dal carcere. La sentenza verrà depositata entro 60 giorni poi l'accusa avrà 45 giorni di tempo per far ricorso in Cassazione. Soddisfatto l'avvocato di Daniela Poggiali, Stefano dalla Valle. "Ciò che compone una sentenza non è solo il dispositivo, ma la motivazione, che attendiamo di leggere. Per ora siamo cautamente soddisfatti".