Le «Transmissions» del Bronson sono più elettroniche che mai
Prosegue nella formula del festival concentrato ma itinerante, in tre sedi cittadine, e declina sempre più verso l’elettronica la sua «ricetta», confermandosi una finestra sul mondo delle avanguardie musicali di oggi. «E’ Transmissions», il festival dedicato alle musiche sperimentali che Bronson produzioni organizza a Ravenna da 10 anni e che tornerà in città da venerdì 24 a domenica 26. Da sempre attento ai lati più oscuri e innovativi di quella parte dell’universo «rock» (da intendersi in senso molto lato) che guarda verso le musiche di ricerca, il festival si conferma un evento di caratura internazionale - la lingua che si parlerà per tre giorni a Ravenna sarà l’inglese, come accade anche per il festival estivo Beaches Brew, dal taglio più «estivo» e godibile – e il ventaglio delle proposte in questa edizione guarda più del solito all’Italia, ma con protagonisti di rilievo internazionale, alle contaminazioni con altri universi artistici e ai lati meno accondiscendenti ma più lucidi del suono elettronico, sempre più centrale per il linguaggio musicale contemporaneo.
Venerdì 24 all’Almagià si parte alle 21 con i Tiresia, nuovo duo che vede il ravennate Bruno Dorella (musicista underground tra i più solidi degli ultimi vent’anni, in Italia e non solo) insieme a Stefano Ghittoni in un progetto ispirato alla mitologia antica. Un altro amico del festival, Nico Vascellari, suonerà dopo Dorella con il progetto Bus De La Lum, mentre il chitarrista norvegese Stian Westerhus darà un saggio della sua ricerca «tecnologica» sulla sei corde. A chiudere la prima serata saranno gli Ulver, il gruppo più atteso del festival, che in un quarto di secolo ha attraversato buona parte dei linguaggi più oscuri del mondo musicale, dal black metal al trip-hop, spostando sempre in avanti l’asticella della ricerca.
Sabato 25 al Bronson si esibiranno l’eclettico Daniel O’Sullivan, già curatore di una precedente edizione di Transmissions con la sua arte barocca e inquietante; dopo di lui l’elettronica minimale di Matteo Vallicelli (già batterista dei Soft Moon) e l’ambient risonante di Robert Aiki Aubrey Lowe/Lichens, in attesa del set di Lorenzo Senni, musicista elettronico cesenate dai trascorsi underground che da un paio di stagioni pubblica la sua musica su Warp – etichetta inglese leader mondiale per l’elettronica – e propone una visione raggelata, cardiaca e distopica dell’immaginario della club culture, una formula originalissima che si è imposta a livello mondiale. Domenica 26 dalle 16 il finale «off» di Transmissions sarà al Mar, con i set del chitarrista Cristian Naldi, l’ambient rugginosa di Adriano Zanni e l’epico rumorismo di Mai Mai Mai. (f.sav.)