Alessandra Dragoni racconta al bagno Perla "I segreti di «Deserto Rosso»"
Prosegue la rassegna letteraria al bagno Perla di viale Colombo 34, a Punta Marina «Perle di libri sulla sabbia», che quest’anno dopo l’inaugurazione del 9 luglio con il libro di Nadia Somma e Luca Martini vedrà, mercoledì 18 luglio, il libro della fotografa ravennate Alessandra Dragoni, Troppo sole per Antonioni, pubblicato da Danilo Montanari.
«Ripensare a Deserto rosso significava per me lavorare su un materiale già esistente. Le domande - spiega Alessandra Dragoni - che mi sono posta rispetto al film erano tutte rivolte al tempo della creazione dell’opera, alle sue origini. Com’era la città nell’inverno del 1963? Di che cosa parlavano i giornali? Che stava succedendo nel mondo? In che modo Antonioni ha trasformato quella realtà in visione personale? Ho tentato di ricostruire quel passato attraverso l’archivio della Biblioteca Classense di Ravenna e la collaborazione dei cittadini, che hanno messo a disposizione i loro album di famiglia». La fotografa continua: «Ho “scambiato” i protagonisti del film con ritratti di gente comune e ho riprodotto pagine dei quotidiani di quei giorni, concentrandomi sia sulla cronaca locale (piccoli flash relativi al film) che su quella internazionale (morte di Braque), ragionando su come l’arte influenzi la nostra vita quotidiana, e viceversa. Troppo sole per Antonioni è il titolo di un trafiletto uscito su “Il Resto del Carlino” il 9 gennaio 1964, nella cronaca di Ravenna. A causa del bel tempo (nonostante si fosse in pieno inverno), la troupe di Deserto Rosso fu costretta a interrompere le riprese del film ed aspettare, ferma in una lunga ed estenuante attesa, il ritorno della nebbia. Uno stato molto familiare al fotografo». Riferendosi al titolo l’autrice spiega: «Questo titolo raccoglie, in maniera sintetica e metaforica, le condizioni necessarie alla creazione di un’opera. Non si può ottenere quello che si ha in mente di ottenere, nella miglior forma possibile, se non si verificano le condizioni da noi previste. L’incursione del caso poi, a cambiare i nostri piani, è spesso all’origine di nuove idee che si producono durante l’attesa. L’attesa è uno stato molto familiare al fotografo».
La rassegna, organizzata dal settimanale SettesereQui con la collaborazione di Filippo Donati, proprietario dell’Hotel Diana, e della Libreria Liberamente, prosegue il 23 luglio con Le spose sepolte della bolognese Marilù Oliva, mentre il 6 agosto chiude lo scrittore di Casola Valsenio Cristiano Cavina con le anticipazioni sul prossimo libro in uscita.
Prima delle presentazioni, in programma alle 21, si potrà cenare con l’autore prenotando allo 0544/437470.