«Sette grandi film, tutti diversi tra loro e rappresentativi delle possibili declinazioni del genere horror, da intendere nel senso più ampio possibile». Franco Calandrini, direttore artistico del Nightmare Film Fest di Ravenna raccontava così i film in concorso nell’edizione 2017, senza un filo conduttore comune – al limite una quota maggioritaria di thriller ad alto tasso psicologico con la memoria a fare da fragile appiglio ai malcapitati protagonisti -, come a dire che forse le paure che ci attanagliano, oggi, sono davvero tante e multiformi, ahinoi.
Ad ogni modo il festival, che si snoda tra il PalaCongressi, il CinemaCity e altri luoghi coinvolgendo anche GialloLuna NeroNotte (approfondito in cronaca), senza contare la collaborazione del Circolo Sogni per la sezione dei corti e il sostanziale inglobamento dell’Ottobre Giapponese, nell’ultimo fine settimana si concentrerà soprattutto sulla programmazione dei sette titoli in concorso (vedi programma per le proiezioni). Si va da un thriller apparente classico come l’americano Beach House, che però è girato da un musicista, l’eclettico Jason Saltiel, al macabro film canadese The Child Remains, ambientato in un clinica letteralmente «infestata» da neonati indesiderati e con un grande attrice come Suzanne Clement (premiata a Cannes per Mommy). Nel mezzo l’incursione post-apocalittica dell’ambizioso Hostile, diretto dal francese Mathieu Turi, già aiuto regista di Tarantino; e poi il sanguinolento psicodramma americano Fashionista di Simon Rumley e l’autoriale Pechorin del russo Roman Khrushch, pluripremiato in decine di festival e raccontato dall’affastellato punto di vista di un uomo morente. Memoria e inconscio sono protagonisti del thriller europeo You go to my head di Dimitri De Clercq, mentre Julius Ramsay - già montatore della serie cult The Walking Dead, che incontrerà il pubblico in Darsena – firma Midnighters, l’horror dall’impostazione pià classica, quasi uno slasher-moive.
Ci sono però almeno tre eventi speciali che meritano la menzione. Anzitutto, nella settimana che ha visto l’inattesa capatina di David Lynch nella città bizantina sarà un piacere vedere su grande schermo Eraserhead, sconvolgente esordio del regista nel 1976, un incubo espressionista proiettato verso le avanguardie degli anni ’80 in un avvolgente bianco e nero, così come immaginiamo che in pochi abbiano potuto vedere in sala un film degli albori come Rapsodia Satanica di Nino Oxilia, direttamente dalla Grande Guerra. Infine, l’ospite speciale del festival per la sezione Nightamre Classic sarà Fabio Testi – atteso sabato 4 al PalaCongressi – popolare attore italiano dalla carriera decisamente eclettica, che l’ha visto protagonista in televisione come con registi immortali quali Ris, De Sica, Leone e Monte Hellman, viatico di una carriera che l’ha visto spesso in prima linea anche nel cosiddetto cinema «di genere», con maestri italiani come Fulci, Castellari e Massimo Dellamano, regista di quel Cosa avete fatto a Solange? che verrà proiettato domenica 5. (f.sav.)