Solarolo, litiga con la barista e, per ripicca, incendia il gazebo del bar
Attorno alle 4 di notte del 2 novembre la barista del circolo arci House of people di piazza del Popolo è stata avvisata telefonicamente da alcuni collaboratori che qualcuno, utilizzando del liquido infiammabile, aveva provato ad incendiare il gazebo esterno del locale. Fortunatamente le fiamme non avevano attecchito e quindi si erano bruciate soltanto alcune tende di copertura, mentre due travi in legno erano rimaste annerite. La titolare del bar ha denunciato il fatto ai Carabinieri di Solarolo, al comando del maresciallo Bruno Vivaldo, che inizialmente pensavano si potesse trattare di un atto estorsivo. Ma il profilo della vicenda si è poi ridimensionato, visto che è emerso che l’episodio era riconducibile a una ripicca personale. I militari dell’arma, infatti, hanno chiuso il cerchio intorno al responsabile, un 36enne che è stato anche ripreso dalle telecamere di videosorveglianza installate al distributore dove era andato a rifornirsi del gasolio poi utilizzato per dare fuoco alla struttura esterna del bar.Attraverso la testimonianza della titolare del locale, nonché di altre persone del luogo intervenute la notte dell’incendio, i Carabinieri hanno accertato che, poco prima della chiusura, un cliente si era presentato nel bar per chiedere alla donna in prestito una piccola somma di denaro che gli serviva per fare rifornimento di carburante alla propria autovettura. La donna aveva liquidato l’uomo prestandogli cinque euro e facendogli anche un sonora “ramanzina” per sollecitarlo ad andare via dal bar senza chiedere altro: in tutta risposta l'uomo, appena chiuso il locale, si è procurato una tanica di gasolio e per ben due volte, nel cuore della notte, ha tentato di dare fuoco alla struttura esterna. Fortunatamente il "piano incendiario" non gli è riuscito; dopo l’intervento di alcune persone che si sono prodigate per spegnere il fuoco l’uomo, che si trovava ancora nei paraggi del locale per assistere a quello che stava accadendo, ha fatto finta di voler dare una mano, offrendosi anche di avvisare per telefono la proprietaria per crearsi un alibi.Quando i Carabinieri hanno raccolto tutte le prove a suo carico, fra cui i filmati che lo hanno ripreso mentre si procurava il liquido infiammabile, lo hanno rintracciato e portato in caserma per contestargli il reato di danneggiamento seguito da incendio continuato. Il 36enne, a quel punto, non ha avuto altra scelta se non ammettere di essere stato lui ad appiccare il fuoco, confessando anche che si è trattato di una vendetta dovuta a una futile ripicca verso la barista.