Federico Savini
«Mi piace sottolineare due cose del festival di quest'anno: la chiusura della strada di Castel Raniero nel fine settimana e il trebbo dei musicisti la domenica sera, una novità assoluta. A qualcuno potrà sembrare che queste due iniziative stridano, invece a me sembrano sottolineare la spirito che permea Musica nelle Aie. Il fatto di potersi godere la musica, il buon cibo e la natura significa poterlo fare in libertà e sicurezza, con la strada libera dalle auto, basta organizzarsi per godersi al meglio una festa che vuole essere di tutti, compresa la natura che a Castel Raniero fa bella mostra di sé per tutto l'anno e compresi quei tanti musicisti che ogni anno, dopo la festa, ci chiedono di poter suonare. Di fatto abbiamo radunato qui una comunità di suonatori per un lungo fine settimana, e ci sembrava giusto istituzionalizzare una jam session finale per chiudere nel migliore dei modi. Solo che siamo in Romagna e la nostra non sarà una jam session ma un autentico trebbo musicale». Novità e tradizioni di Musica nelle Aie, che torna sui colli di Castel Raniero da giovedì 9 a domenica 12 maggio, sono perfettamente riassunti da Pietro Quinzan Bandini, storica anima della festa che nel comprensorio faentino dà il via ufficialmente alla bella stagione ma che è anche un unicum nazionale, una quattro giorni di eventi tra natura, tradizioni, tavola e musica folk che non ha eguali nel Belpaese e giustamente è un punto di riferimento per gli appassionati della musica della radici di tutta Italia. E non soltanto.
L'incontro fra le culture è infatti anche più del solito un leitmotiv di questa edizione 2019 di una festa che raduna centinaia di volontari (anche dalle parrocchie vicine) per allestire per quel miracolo agreste fra le aie, il campo sportivo, la chiesa e i boschetti di Castel Raniero, un evento che calamita decine di migliaia di persone ogni anno.
«Giovedì 9 ribadiamo l'apertura con la serata tutta da ballare - spiega Pietro Bandini - e subito faremo incontrare la tradizione della Pneumatica Emiliano Romagnola con quella emiliana dei Taverna De Rodas. Venerdì 10, invece, si daranno il cambio sul palco il dialetto veneto dei Truma, nostri amici di vecchia data, con i sorprendenti Karagunes Quintet, con la loro musica mediorientale affidata a grandi strumentisti. Il sabato all'alba suoneranno le Ocarine di Molinella, un ensemble che si è esibito in tutto il mondo all'insegna della vicinanza fra le tradizioni in un contesto suggestivo come già lo fu l'anno scorso con il Corno delle Alpi. In serata partiremo dalla tradizione ungherese di Mandula Zenekar per poi aumentare il ritmo coi calabresi Behike Moro e l'esplosivo concerto di Eusebio Martinelli con la Gipsy Orkestar. La domenica, poi, i 21 gruppi da tutta l'Italia e il trebbo serale saranno una vera apoteosi se parliamo del comunicare fra storie e culture diverse».
Detto che la musica, benché preponderante, è solo una parte dell'offerta culturale di una festa che prevede anche mostre e presentazioni di libri e dischi, oltre a coinvolgere tantissime associazioni ed enti - da Il Lavoro dei Contadini alla ProLoco manfreda, dalle Gev a Carta Bianca, dagli amici della Tamorra alla scuola Sarti, dall'Istituto Europa al Mei -, il festival di Castel Raniero nasce da un solido impianto sagristico che va avanti da oltre 40 anni.
«Oggi la podistica è diventata competitiva - dice Matteo Cortesi, presidente dell'associazione di promozione sociale Castel Raniero - e proprio dal percorso della corsa nacque l'idea dei musicisti sparsi sulle aie, mentre proseguono e si ampliano le raccolte fondi benefiche della parrocchia, con l'offerta libera della domenica di cui beneficeranno i progetti sostenuti negli ultimi anni ma terremo anche una quota per finanziare l'acquisto di un ecografo per l'ospedale di Faenza. Per quanto riguarda la formula complessiva della fsta – prosegue Cortesi – è confermata nell'ossatura e così pure il menù, sempre vegetariano e tradizionale con le specialità diverse ogni sera. La domenica di fatto lo stand allungherà l'orario del pranzo fino al primo pomeriggio, per consentire di pranzare anche a chi dovesse arrivare tardi, e poi proseguiremo fino a sera con piadine e stuzzicheria. E' anche nello spirito del trebbo musicale con cui abbiamo scelto di chiudere. Segnato poi due novità: una è l'introduzione dell'aia della Colonia di Castel Raniero, oggi oggetto di un progetto di rilancio a cui contribuità anche Musica nelle Aie ospitando lì l'aperitivo musicale di quest'anno. Poi, la domenica mattina Villa Rotonda ospiterà proprio durante la festa un importante convegno, indirizzato ai camperisti, del Gal, sul progetto L'Altra Romagna. La promozione di un turismo diverso, più attendo alla corretta fruizione dei territori e alla loro esplorazione complessiva non può che averci tra i sostenitori».
Il Programma
Giovedì 9 maggio
Ore 19.30: apertura stand gastronomico (specialità stinco cotto nel forno a legna).
Ore 20: «Scola ad folk» con i ragazzi dell'Istituto Comprensivo Europa diretti dal maestro Zauli.
Ore 21: concerto della Pneumatica Emiliano-Romagnola e dei Taverna De Rodas.
Venerdì 10 maggio
Ore 12: pranzo amicale a menù fisso (prenotazione al 338/5994509).
Ore 18: a Villa Orestina mostra «Elogio della Bicicletta», manifesti d’epoca a cura di Carta Bianca Editore - Amici dell’Arte. A seguire concerto di chitarra della scuola Sarti.
Ore 19: apertura stand gastronomico (specialità stinco).
Ore 20: chiusura del traffico con bus navetta da Villa Rotonda.
Ore 20: «Passo dopo Passo» dal campo sportivo (info 338/6417976).
Ore 20.30: Karagunes Quintet in concerto.
Ore 21.45: Truma in concerto.
Sabato 11 maggio
Ore 5.30: concerto al sorgere del sole con Molinella Ocarina Group.
Ore 11: a Villa Orestina presentazione della Nuova Guida di Faenza di Patrizia Capitanio (Carta Bianca).
Ore 12: a Villa Orestina stand de «Il Lavoro dei Contadini» e altri partner (con possibilità di pranzare).
Ore 14: visita della ProLoco dal parco della Colonia fino a Villa Orestina per il sentiero di Rio Biscia (info 340/2900564; ritrovo al campo).
Ore 14.30: alla ricerca delle erbe spontanee con le Gev Faenza.
Ore 15: a Villa Orestina presentazione del cd «Made in Romagna» di Vittorio Bonetti, di «Romagna 100 anni sulla via Emilia, la vita di Guido de Giovanni l’ultimo Stornellatore» di Mauro Platani e del cd dei Quarto Stato.
Ore 16: chiusura del traffico con bus navetta.
Ore 16: parte la Classicissima di Castel Raniero, podistica competitiva di 11 km.
Ore 18: aperitivo romagnolo alla Colonia con Marcondiro.
Ore 19: apertura stand gastronomico (specialità uova strapazzate con pancetta).
Ore 20.30: concerto di Mandula Zenekar (Ungheria).
Ore 21.30: concerto di Behike Moro (Calabria).
Ore 22.30: concerto di Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar.
Domenica 12 maggio
Ore 9: Messa alla chiesa di Castel Raniero.
Ore 9.30: passeggiata per boschetti con le Gev Faenza, dal campo
Ore 10: chiusura del traffico con bus Navetta, da piazzale Tambini a Villa Rotonda.
Ore 10: a Villa Orestina stage di tammurriata, con pic-nic conviviale.
Ore 11: a Villa Orestina scuola di cucina romagnola con «Il Lavoro dei Contadini».
Ore 11: a Villa Rotonda convegno per camperisti «Il Plain Air: volano di sviluppo dell’altra Romagna».
Ore 12: Brass Ensemble della scuola Sarti.
Ore 12: apertura stand gastronomico, che chiuderà alle 15.30, proseguendo con piadine farcite e stuzzicheria. Aprono gli stand anche lungo il percorso.
Ore 14: «Castel Raniero Folk Festival» con 21 gruppi folk da tutta Italia.
Ore 18.30: al campo Duo Trabadell.
Ore 20: premiazioni del concorso musicale. A seguire trebbo musicale improvvisato.
Parcheggi
Il bus navetta gratuito va da Villa Rotonda al campo andata e ritorno. Si può parcheggiare anche a Errano (1 km di salita ripida per giungere al campo sportivo). La domenica c'è il bus navetta dal Palacattani (piazzale Tambini) dalle 12 alle 18.30. Dalle 18,30 solo da Castel Raniero verso il Palacattani (ultima corsa 23.30).