Lenci, il Sudamericanche e gli 80 anni del «Premio» nel 2018 del Mic
Sandro Bassi
Si sta concludendo un 2017 rivelatosi ottimo per il Mic di Faenza, che con 40mila visitatori conferma il buon andamento degli ultimi anni. Ma più che di bilancio, nella sede di viale Baccarini si parla di programmi per l’immediato futuro. Dopo la mostra su Achille Calzi, che chiuderà il 18 febbraio, sarà la volta della storica manifattura torinese Lenci, che dal 1927, dopo gli esordi con bambole in feltro (il famoso «panno lenci») e arredi per bambini, si dedicò alla ceramica collocandosi fra Liberty e Déco e avvalendosi della progettazione di grandi artisti come Sandro Vacchetti, Gigi Chessa, Marcello Dudovich o la stessa titolare Helen König Scavini. Nella mostra, curata da Claudia Casali e Valerio Terraroli, ci saranno quelle piccole plastiche e sculture d’arredo domestico, dai famosi «nudini» alle signorine leziose alla moda, dai personaggi di fantasia agli animali, dalle immagini religiose ai vasi più disparati, entrate in tante case a partire da fine anni Venti e caratterizzate dal disegno sintetico ma assai convincente, i colori puri, la lucentezza della porcellana.
Per celebrare gli 80 anni dello storico «Premio Faenza», il Museo sta preparando un evento speciale: il Concorso di quest’anno si trasformerà in una Biennale della Ceramica Contemporanea Internazionale, a invito, curata da critici d’arte di ogni paese. In mostra dal 30 giugno al 7 ottobre saranno raccolte al Mic le ricerche più innovative e ogni nazione sarà rappresentata da cinque artisti.
Infine a novembre si terrà la grande mostra sulle Ceramiche Precolombiane: come noto, il Mic possiede la maggiore raccolta italiana (seconda in Europa) del settore, con antichissimi reperti da Perù, Messico, Costa Rica e Brasile. Con ulteriori arricchimenti apportati dai due curatori, Antonio Guarnotta e Antonio Aimi, si potrà riflettere su una fondamentale tappa della civiltà americana spazzata via dalla colonizzazione spagnola e portoghese. Tornerà inoltre Argillà Italia dal 31 agosto al 2 settembre, con la Germania come paese ospite e un programma di mostre, conferenze, visite guidate.
Per un completo 2018 restano da segnalare la seconda edizione di Superfici d’Autore, in concomitanza con il Cersaie, con le ultime produzioni di design di ceramica industriale, la Settimana del Contemporaneo a ottobre con una mostra di Alessandro Roma, l’inaugurazione (17 gennaio) di una Sala all’inizio del percorso rinascimentale per presentare restauri, nuove acquisizioni, donazioni e pubblicazioni e infine il termine dei lavori alla biblioteca che renderanno nuovamente accessibile, dopo anni, anche l’antica sala di lettura con i mobili in legno progettati da Ennio Golfieri.