Basket B, l'analisi di coach Friso: "Rekico rivelazione del campionato, io sono pronto a restare"
Valerio Roila
La felpa societaria e le scarpe da ginnastica sono un manifesto programmatico, una bandiera rivendicata, una precisa scelta di campo. Rivelano l’uomo come elemento inscindibile dall’addestramento, dalla fatica, dalla ripetizione dell’esercizio, dall’analisi tattica e dall’apprendimento continuo, e come tale sono tuta da lavoro da indossare anche in partita, a rimarcare che ogni istante di gioco non è che il prolungarsi di un allenamento, solo con elementi diversi con cui confrontarsi per progredire. Coach Massimo Friso è visceralmente legato alla palestra, e là lo trovereste anche di notte, se bisogni primari non lo obbligassero a riposare, almeno quando gli riesce: «La domenica notte non dormo mai - rivela - e riguardo la partita, anche se la ricordo tutta, per rivedere gli errori commessi».
Ad una settimana dalla fine della stagione della Rekico, ha metabolizzato la sconfitta con Omegna? «Diciamo di sì. Dispiace solo essere arrivati con le pile scariche a questo appuntamento. Abbiamo pagato la serie con San Miniato, tre partite in otto giorni in cui i nostri play sono stati sempre pressati. E così alle semifinali Venucci è arrivato con i noti problemi muscolari e Fumagalli senza più benzina. E poi c’era il problema di Chiappelli, non ancora ripresosi da un infortunio di 40 giorni in un momento decisivo della stagione. Siamo arrivati cotti e infatti ora i ragazzi sono tutti a riposo, per ricaricarsi».
È più grande il rammarico per essere arrivati in queste condizioni al cospetto di una big del campionato o magari per aver perso terreno in alcune partite alla portata, come a Bernareggio o con San Vendemiano? «Difficile fare i conti di quel che sarebbe potuto accadere, gli accoppiamenti dipendono anche dagli altri risultati, e non è detto che vincendo quelle partite avremmo avuto un percorso diverso o migliore».
Ma c’è comunque qualche scelta che non rifarebbe o qualcosa che non ha fatto ed avrebbe voluto? «Anche chi vince tutte le partite fa di questi pensieri. Noi qualche scelta l’abbiamo sbagliata e infatti abbiamo dovuto cambiare pelle durante la stagione. Siamo partiti per essere una squadra da corsa, che tirava molto da tre, poi abbiamo scelto di tagliare una guardia e prendere un’ala forte, e la squadra ha dovuto metabolizzare questa metamorfosi. Sono cambiate tante letture tattiche, e c’è chi ne ha beneficiato e chi ne ha sofferto. Mi è dispiaciuto tagliare Gay, un ragazzo che tra l’altro avevo portato io da Barcellona, ma è stata una scelta necessaria, ed alla fine siamo riusciti a disegnare un percorso molto positivo».
Quali sono state le sorprese e le delusioni del campionato, anche negli altri gironi, e quali sono ora le maggiori indiziate per il salto di categoria? «L’insuccesso che colpisce di più è quello di Caserta, che è uscita al primo turno playoff, ma ne avevamo avuto già le avvisaglie in Coppa Italia, quando l’abbiamo battuta. Per il resto i pronostici sono stati abbastanza rispettati, quindi direi che possiamo prenderci il titolo di squadra rivelazione, per i risultati conseguiti rispetto alle attese. Per uno dei posti in A2 ho sempre visto bene Milano, anche se talvolta hanno delle pause che non sanno spiegarsi nemmeno loro, ma saranno tutte sfide molto equilibrate, tranne forse Salerno contro Pescara, con gli abruzzesi ritrovatisi in finale solo perché la loro parte di tabellone si è spianata in modo anomalo».
E nel futuro prossimo di Massimo Friso e della Rekico cosa c’è? Il suo contratto biennale prevede un diritto di recesso da ambo le parti da esercitare il 10 giugno. Il percorso proseguirà? E in questo caso, che tipo di squadra verrà allestita? «Non ci sono problemi da parte mia per la continuazione del rapporto e non ho sentori in senso opposto da parte della società, comunque ci incontreremo la prossima settimana. Allo stato attuale, con il budget societario ancora da definire, e i giocatori quasi tutti liberi da contratto è difficile prevedere le dinamiche per la prossima stagione».