Non si arrestano le polemiche sulla nomina da parte dell'Ausl Romagna, dell'ex direttore generale dell'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini cui l'azienda sanitaria ha attribuito un incarico quinquennale di direzione dell'unità operativa 'Qualita' e governo clinico'. Un incarico da 146.031,67 euro all'anno - per una cifra complessiva superiore ai 730.000 euro - che aveva fatto scattare le critiche già alla fine di gennaio, con polemiche arrivate soprattutto dalla Lega.
Ieri, un'interrogazione della deputata di Fratelli d'Italia Alice Buonguerrieri, la definiva una procedura "non consentita e comunque sconsigliata dall'Anac".
La Direzione dell'Ausl Romagna ha replicato, definendo quello del centrodestra "un accanimento ad personam, preso atto dell'enorme interesse che suscita una specifica procedura selettiva sulle 75 fatte dal 2020 ad oggi".
"Non capiamo - dice l'azienda sanitaria - il senso dell'interrogazione in quanto abbiamo esattamente applicato i regolamenti aziendali aderenti al dettato normativo" che definiscono "le modalità per attivare la procedura selettiva per le strutture complesse di natura multi-professionale ed è già stato applicato in Azienda proprio in queste circostanze. Appare francamente di dubbia onestà intellettuale continuare a parlare di super dirigente alludendo ad un incarico super remunerato quanto invece è esattamente la remunerazione prevista dalla contrattazione nazionale, a meno che non ci si riferisca all'importante curriculum e alla grande esperienza professionale, il che ovviamente ci trova d'accordo ed è alla base del motivo per cui la selezione lo ha collocato primo nella terna".