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Romagna, nuovi progetti per i Centri antiviolenza del territorio: più formazione, lavoro in rete ed un podcast

Emilia Romagna | 09 Marzo 2025 Cronaca
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Da decenni sul nostro territorio i centri antiviolenza ogni anno studiano nuove modalità per spronare i giovani a costruirsi un rapporto affettivo sano ed organizzano diverse iniziative.
Demetra donne in aiuto ha partecipato al bando regionale,  presentando nuovamente il progetto Turning Point,  per aiutare le donne ad inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro. «Ci sono associazioni che ci chiedono, sempre più spesso,  di costruire progetti insieme, altre si offrono di finanziare progetti di autonomia delle donne - ha sottolineato la presidente Nadia Somma Caiati. Le istituzioni locali ci supportano e abbiamo attivato collaborazioni con i sindacati e le banche.  Puntiamo da anni sull’implementazione dei progetti a supporto dell’autonomia economica delle donne. Non è possibile interrompere una relazione dove c’è violenza, senza avere la possibilità di poter mantenere sé stesse e i figli. L’altro obiettivo è quello di continuare ad affrontare il tema della vittimizzazione istituzionale. Per le donne è importante sapere che sono state credute e che la violenza che hanno subito sia stata riconosciuta. Poi stiamo cercando una nuova casa rifugio per ospitare le donne che devono lasciare la loro abitazione ma è molto difficile trovarla, soprattutto dopo l’alluvione. Infine, il 25 luglio festeggeremo i 20 anni dalla fondazione dell’associazione Demetra che ha aperto il Centro antiviolenza il 17 ottobre del 2005. Organizzeremo diverse iniziative, ma per ora non possiamo anticipare nulla».
Al centro delle attività di formazione e informazione, nel 2025, per Linea Rosa  ci sarà la formazione nelle scuole di ogni ordine e grado, percorsi di empowerment per le donne vittime di violenza, implementazione degli strumenti per il reinserimento lavorativo delle donne in uscita dal maltrattamento.
«Tra gli altri eventi in programma - ha spiegato la presidente Alessandra Bagnara - il 6 marzo abbiamo inaugurato la mostra fotografica “un anno con Linea Rosa”, a cura di Elena Fiore, nella sede dell’anagrafe in via Berlinguer mentre il 28 marzo, presenteremo alla Holden della Classense la prima puntata di un podcast dal titolo “Non son degna di te” che tratterà il tema della violenza psicologica in tutti i suoi aspetti più delicati».
Sos donna di Faenza accoglie da diversi anni, presso la propria sede tirocinanti della facoltà di Psicologia e volontarie del Servizio Civile, inoltre una risorsa fondamentale per promuovere le attività del centro antiviolenza è rappresentata dalle volontarie. «Nell’autunno 2025 verrà promosso un nuovo corso di formazione per volontarie del centro antiviolenza di cui si potranno trovare informazioni sul nostro sito e sui nostri social- ha spiegato Silvia Dal Pane, presidente dell’associazione. In occasione del trentennale della nostra associazione abbiamo promosso una mostra di mattonelle in ceramica realizzate da 30 ceramisti e ceramiste del territorio, sul tema della sorellanza. Le mattonelle sono state esposte durante Argillà ed una parte di queste è stata donata ai comuni dell’Unione Romagna Faentina e alla La BCC ravennate forlivese e imolese nostra sostenitrice e da tempo vicina ad Sos donna». Dallo scorso ottobre è stato attivato un nuovo sportello di ascolto, accoglienza e consulenza del Servizio Fenice, gestito da Sos donna anche a Brisighella, ogni mercoledì mattina in via F.lli Cardinali Cicognani, 76. Inoltre il punto di ascolto attivo dal 2015 al giovedì mattina a Riolo, a ottobre si è trasferito nella Casa della Comunità in via Tarlombani. Sulla pagina facebook dell’associazione troverete i riferimenti e i numeri di telefono da contattare per prendere appuntamento. (m.c.)
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