Romagna, itinerari per l'estate al Parco del Delta del Po. Parla il direttore Costa
ITINERARI | Tante le offerte del Parco del Delta del Po per quest’estate. Parla il direttore Costa
«Riaperto il centro visite Bevanella
novità in arrivo per le oasi»
Elena Nencini
Pinete, boschi, valli di acqua dolce e salmastra, ambienti umidi, uccelli, fenicotteri, aironi, garzette, cervi sono solo alcune delle tantissime attrazioni del Parco del Delta del Po, patrimonio Unesco dal 1999, che si estende, nella nostra regione, tra le provincia di Ferrara e quella di Ravenna per 54mila ettari
Un paesaggio piacevole di estate, dove si possono fare passeggiate a piedi, in bicicletta, a cavallo, oppure solcare le acque della laguna e della pialassa con la canoa. Ecco alcune idee per il tempo libero e per l’estate: il direttore del parco del Delta del Po ci racconta anche le novità degli ultimi mesi.
Costa, continuano i lavori a Punta Alberete?
«L’oasi di Punta Alberete è di nuovo accessibile dal 1° maggio con 7 ponti nuovi, il percorso pedonale ad anello è di nuovo percorribile. Mancano ancora due ponti e poi procederemo con i lavori del parcheggio che verranno appaltati nel 2025 e conclusi il 31 dicembre del 2026. Anche a causa dei furti alle auto che si erano verificati stiamo preparando un progetto da presentare in Regione per dotare il parcheggio, e altre zone del Parco, di strumenti di videosorveglianza. Adesso la zona è nella sua fase asciutta, ma è sempre bellissima e piena di uccelli che vanno a mangiare».
La spiaggia alla foce del Bevano come è messa?
«E’ stato riaperto il tratto di spiaggia da Lido di Classe a Lido di Dante, solitamente chiuso per la nidificazione del fratino. Purtroppo quest’anno non ci sono stati nidi, rimane interdetto solo un tratto di circa un chilometrro dove ci sono centinaia di uccelli. Sarebbe importante che nessuno andasse: anche una sola persona crea un disturbo grande».
Per quello che riguarda le Saline?
«C’è la storica Salina di Cervia e dal 1° luglio ha riaperto quella di Comacchio. Finalmente, dopo 3 anni di chiusura a causa di un crollo è possibile fare passeggiate e visite guidate con un mezzo elettrico per non disturbare gli animali».
Dopo 3 anni riapre anche l’oasi di Boscoforte?
«Si, dopo 3 anni riapre questa lunga penisola che assomiglia alla Camargue. Per le visite bisogna rivolgersi al Museo di Sant’Alberto e alla cooperativa Atlantide. La zona appartiene a dei privati e il Parco ha in gestione circa un quinto della superficie complessiva. Grazie a un accordo ventennale con i proprietari c’è una maggiore possibilità di fruizione della penisola. Il Parco, infatti, disporrà dell’area fino al 2042, con accesso per 365 giorni all’anno, a causa ella fragilità della zona si puo visitare solo con la guida.
Qual è la situazione di Valle Mandriole e dei problemi legati al botulino?
«Stiamo cercando di ottenere i finanziamenti per cambiare l’idraulica della valle. Al momento non ci sono ancora stati fenomeni di botulino legati alle alte temperature di notte. La torretta di avvistamento sulla Valle della Canna (incendiata nel 2021 nda) non è ancora stata ripristinata e la valle si può osservare solo da quella a nord del territorio».
Sono cominciati i lavori per le due torrette di avvistamento ?
«Si, da pochi giorni abbiamo cominciato la demolizione di quella in Valle Santa e l’altra in pialassa Baiona a Marina Romea che saranno finite per la prossima primavera, grazie a fondi regionali. Si tratta di nuove torrette di avvistamento che permetteranno un affaccio direttamente sull’acqua e una vista panoramica».