"La nostra coalizione è per l'Emilia-Romagna, stiamo parlando con tutti, troveremo una soluzione: se si ha un progetto forte per l'Emilia-Rromagna tutte le persone che vogliono dare una mano devono poterlo fare e lo faranno, sono certo che troveremo una soluzione". Lo ha detto Michele de Pascale, parlando a margine dell'evento di chiusura della fabbrica del programma, alla quale hanno partecipato esponenti di tutti i partiti della coalizione, compresi Italia Viva e Movimento 5 Stelle.
Oltre 500 persone hanno preso parte agli otto tavoli tematici di discussione, dove i partecipanti con l’aiuto di facilitatori hanno sviluppato e approfondito idee e proposte sui singoli argomenti. Al termine del percorso ha chiuso i lavori Michele de Pascale presentando i punti cardine del suo programma elettorale per la Regione Emilia-Romagna, che si amplierà accogliendo gli spunti emersi dai tavoli tematici. “Oggi tutti insieme, cittadini, istituzioni, realtà sociali ed economiche diamo cuore e gambe ad un progetto ambizioso che parte da una visione chiara: rendere l’Emilia-Romagna libera di sognare e capace di fare, una terra delle opportunità, libera di pensare in grande e pronta ad affrontare sfide più complesse del nostro tempo, consapevole del suo coraggio, delle sue potenzialità e delle grandi conquiste già raggiunte. Si tratta di un percorso che intendo fare in squadra con gli emiliano romagnoli per costruire insieme l’Emilia-Romagna del futuro, una regione ancora di più leader in Italia e in Europa, capace di crescere e innovare senza mai perdere di vista il benessere delle persone e la sostenibilità del territorio”.
Intanto è in corso un confronto fra de Pascale e il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte per cercare di trovare una soluzione allo stallo che si è determinato in Emilia-Romagna, dove il M5s ha annunciato la sua indisponibilità a partecipare alla coalizione se c'è anche il simbolo di Italia Viva.
"Che ci fossero tensioni a livello nazionale - ha detto de Pascale - lo sapevamo anche prima, non abbiamo mai detto che la coalizione dell'Emilia-Romagna è la prova generale per una coalizione nazionale. Non siamo più bravi di come sono a Roma, semplicemente qui ci sono delle condizioni diverse, perché se si lavora sulla base del rispetto reciproco e del progetto, sono convinto che qui si possono fare cose che a livello nazionale in questo momento non è neanche giusto fare, perché se non c'è stima reciproca e un progetto condiviso non bisogna stare insieme, qui invece queste cose ci sono".