Saranno terminati ad aprile 2024 i lavori a palazzo Guiccioli a Ravenna che trasformeranno la storica residenza nel Museo di Byron e del Risorgimento, con annesso ristorante. Il Presidente del Comitato per il Restauro di Opere Risorgimentali di Ravenna Ernesto Alfieri, anche quale Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, ha annunciato che stanno completandosi tutte le opere strutturali, tecnologiche e museali del complesso immobiliare di Palazzo Guiccioli in Via Cavour. "Si tratta di un’opera di grande rilievo – ha aggiunto il Presidente Alfieri – innanzitutto di livello culturale internazionale che recupera l’importante e prolungata permanenza di Byron a Ravenna dove abitò e operò proprio nel medesimo palazzo dove gli importanti restauri hanno portato anche alla luce gli affreschi originari che lo stesso Byron volle far realizzare nelle stanze dove egli abitò e operò. Il Museo Byron avrà materiali storici e culturali documentari, in larga parte provenienti dalla Biblioteca Classense di Ravenna, e sarà anche molto interattivo, con un percorso multimediale che concretizzerà, con le più nuove tecnologie, un approccio che favorirà una più rapida conoscenza della storia e delle opere di Byron".
Il Museo di Byron e del Risorgimento sarà una innovativa realizzazione che potrà attrarre studiosi, turisti italiani ed internazionali a Ravenna dove avrà anche sede la Byron Society di Londra in Italia, unica sede al di fuori di quella britannica. Nel palazzo sarà ospitata la “Taverna Byron”, che conterrà un ristorante. Nel complesso di Palazzo Guiccioli saranno poi ospitate altre strutture di iniziative culturali e commerciali a fini anche turistici.
Il Presidente d’Onore Antonio Patuelli ha proposto all’assemblea, dopo la grande realizzazione del Museo Byron e del Risorgimento, di prendere contatto con il Comune di Russi per promuovere i necessari restauri e l’opportuna valorizzazione del Pantheon del Cimitero di Russi dedicato alle famiglie Farini e Baccarini e che contiene innanzitutto le tombe di Luigi Carlo Farini, Ministro con Massimo d’Azeglio e Camillo Cavour e poi Presidente del Consiglio dell’Italia unita, e di Alfredo Baccarini, anch’egli Ministro dell’Italia unita e particolarmente impegnato per le bonifiche e le costruzioni di ferrovie.