Conferita a Joey Saputo, presidente della squadra di calcio, la cittadinanza onoraria di Bologna
"Lo è sempre stato, ma ora è anche ufficiale: benvenuto Joey, sei uno di noi". Così il sindaco di Bologna Matteo Lepore celebra Joey Saputo stringendogli la mano, nel corso della cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al patron del Bologna fc 1909. La cerimonia si è svolta a Palazzo d'Accursio, dopo la delibera approvata all'unanimità il 14 luglio. "Abbiamo bisogno di esempi e Saputo questo rappresenta, aldilà dei risultati sportivi culminati con la qualificazione in Champions League - osserva il primo cittadino -. Perché la Champions è il culmine di un programma imprenditoriale e sportivo, che attraverso il calcio fungerà da volano per l'immagine e l'economia dell'intera città. Hai investito nel Bologna e sulla città con competenza, visione del futuro, lavoro, sofferenza e guida e ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Joey ha fatto le cose per bene - prosegue Lepore - e questo è dare l'esempio. Saputo ha generato qualcosa di prezioso: lo abbiamo visto nelle decine di migliaia di persone che si sono riversate nelle strate per la festa Champions. Ha agito capendo che il Bologna è un patrimonio di tutti noi. Benvenuto al nostro concittadino Joey". "Sono orgoglioso ed emozionato", dice a sua volta il patron rossoblù. "Ho ripensato in questi giorni alla prima volta che arrivai a Bologna: non nel 2014 quando presi il club, ma nel febbraio 2012, per portare Di Vaio al Montreal. Arrivai a Bologna in treno e nevicava: pensai che non era poi così diversa dal Canada, mi sono sentito a casa", Quindi, argomenta Saputo, "sono proprietario del Bologna da 10 anni e il bilancio è molto positivo: 10 anni bellissimi, indimenticabili, con momenti difficili quando i risultati sportivi non erano altezza delle aspettative piazza. Ma quando deciso di acquistare maggioranza club mi sono detto mia intenzione era costruire dal basso e i risultati di oggi sono frutto di un albero con radici profonde" Tanto che, argomenta, "la Champions è stato il coronamento di impegno e lavoro. Ma il calcio e il Bologna vanno oltre a questo e la dimostrazione l'ho avuta alla reazione della gente alla tragedia di Mihajlovic, che a Bologna ha trovato una seconda famiglia". Infine Saputo ringrazia e cita Lucio Dalla: "Vi ringrazio per avermi accolto in una città che è accoglienza e dove non si perde neanche un bambino".