Tre sedi per la prima antologica dedicata a Piero Dosi
Serviranno la bellezza di tre diverse sedi per raccontare il percorso pittorico del lughese Piero Dosi, artista scomparso lo scorso anno e protagonista dell’esposizione «Piero Dosi. La pittura dentro», al via domenica 3 dicembre alle 11 alle Pescherie della Rocca di Lugo. Un viaggio nell’arte, quello di Dosi, che ha portato il pittore dalla ritrattistica iperrealista alla fuga verso l’astrazione. Le sezioni sono quattro, e alle Pescherie si parte con l’«Epistolario pittorico. 1977-1980», composto da opere su carta e tela del periodo giovanile: ritratti di amici e autoritratti dell’artista in cui la resa fotografica dei volti si coniuga con una composizione a collage, insieme al peculiare utilizzo di specchi, usati come strumenti per la rappresentazione del sé. Sempre domenica 3, ma alle 16, inaugurerà al museo civico San Rocco di Fusignano la seconda sezione della mostra: «Giardini, paesaggi e figure. 1981-2000», con le opere della maturità di Dosi, che comprendono il passaggio dalla ritrattistica iperrealista a una pittura materica, il rapporto con la rappresentazione del paesaggio e la fuga verso l’astrazione. Alle 18 al museo Varoli di Cotignola aprirà la terza sezione, dedicata a «Carte, pagine e diari», con disegni, chine e acquerelli, ossia l’ampia indagine iconografica e tecnica che Dosi ha portato avanti negli anni, insieme all’installazione video «I giardini di Ravenna» e alle testimonianze del laboratorio per bambini «Un paese di sguardi». La visita termina idealmente alle Pescherie di Lugo, dove si torna per la quarta sezione della mostra: «Specchi infranti, riflessi deformati. 2001-2016», con la produzione recente incentrata su autoritratto e paesaggio con un approccio postmoderno che incorpora opere, stili e tecniche diverse. Visitabile fino al 14 gennaio.