Le «Transmissions» tra la techno, il post-punk e il Mic
E’ un’edizione insolita l’ottava del festival «Transmissions», quello che Bronson produzione dedica al meglio delle avanguardie musicali di estrazioni rock ed elettronica, quest’anno è tornato ad avere un curatore italiano che però è principalmente un artista, Nico Vascellari, che chiuderà il festival ravennate nell’inedita sede del Mic di Faenza. Domenica 29, infatti, alle 10 all’interno del museo avrà luogo la misteriosa performance collettiva «Pozzanghere», che Vascellari ha ideato per coinvolgere sul posto 66 persone. Ma «Transmissions» è soprattutto musica, e lo stesso Vascellari si darà da fare coi tamburi rimbrottanti dei suoi Ninos du Brasil che venerdì 27 saranno la seconda band a salire sul palco del Bronson nella serata più rock del festival. Prima di loro ci saranno i Clay Rendering, nuovo progetto di Mike Connelly di Hair Police e Wolf Eyes, in pratica uno dei personaggi che meglio hanno saputo miscelare il noise elettronico con le estetiche del rock più estremo, mentre la serata si chiuderà con il meno traumatizzante pop-punk in salsa gotica dei californiani Soft Moon.
Anche più eclettica la serata di sabato 28, sempre al Bronson, che metterà in fila la perturbante video-arte di Carlos Casas, l’algida elettronica di vaghe Stelle, la divertita ubriacatura elettronica di Eric Copeland dei Black Dice in una variabile deformata della musica da club, il veterano della sperimentazione vocale Ghedalia Tazartes e il produttore elettronico Ron Morelli, altro ponte umano tra la cacofonia pià brutale e la pulsazione «ballabile» più primitiva. E no, questa non è musica per signorine. (f.sav.)