Terrorismo a Parigi, il cervese Alain Conte: "Città surreale, eravamo passati pochi minuti prima dai luoghi degli attentati"
La città il giorno dopo era surreale. E' scattato il coprifuoco. Parigi è una città fantasma. Venerdì ce la siamo girata tutta a piedi da St. Michel alla torre Eiffel lungo la Senna. Alle 22.30 seduti a tavola al ristorante abbiamo ricevuto tante chiamate e ci siamo resi conto della situazione. Siamo andati di corsa alla metro, ma il percorso a singhiozzo ci ha impedito di arrivare alla Gare de l'est, fermata del nostro hotel. Abbiamo fatto una parallela del Bataclan a piedi superando posti di blocco e di corsa. Siamo arrivati all'hotel all'1.40, molto scossi. Domenica abbiamo preso il taxi alle 10, controlli di sicurezza stringenti. Ma la sensazione è che non sappiano che pesci prendere, dico la verità.
Sabato siamo stati chiusi in albergo come consigliato, ma non per questo non torneremo a Parigi. Torneremo! A visitare e vivere le cose che non abbiamo visto di questa stupenda e unica città. Tutto quello che questa gente vorrebbe impedirci di vivere e vedere. Perché credo che la nostra paura sia la loro più grande vittoria!
Alain Conte